Il Mobility Manager ha un ruolo chiave nel fornire alle aziende il supporto professionale continuativo alle attività di decisione, pianificazione, programmazione, gestione e promozione di soluzioni ottimali di mobilità sostenibile.

Il decreto rilancio (D.L. 34/2021) ha valorizzato la figura del Mobility Manager, che diventa protagonista nella gestione della mobilità dei lavoratori dipendenti e deve supportare le aziende interessate dai nuovi obblighi in ambito mobility nell’adozione del piano degli spostamenti casa-lavoro del proprio personale.

Obiettivo dichiarato della norma è quello di ridurre l'uso del mezzo di trasporto privato individuale. A questo fine le soluzioni sono diverse, non solo l’uso di mezzi pubblici, ma anche, ad esempio, il ricorso allo smart working.

Il Mobility Manager aziendale cura i rapporti con gli enti pubblici e privati direttamente coinvolti nella gestione degli spostamenti del personale dipendente e provvede all’attivazione di iniziative di informazione, divulgazione e sensibilizzazione sul tema della mobilità sostenibile. Promuove azioni di formazione e indirizzo per incentivare l'uso della mobilità ciclo-pedonale, dei servizi di trasporto pubblico e dei servizi ad esso complementari e integrativi anche a carattere innovativo.

La figura del Mobility Manager non è nuova nell’ordinamento, in quanto era già stato individuato dal D.M. D.M. 27 marzo 1998 quale soggetto protagonista nelle aziende per la auspicata svolta green. Il decreto seguiva il Protocollo di Kyoto, ma di fatto le buone intenzioni non hanno fatto breccia e le disposizioni sono rimaste in larga parte inattuate. Ora che il tema ambientale si è fatto sempre più urgente, sembrano finalmente giunti i tempi di effettiva attuazione della svolta in tema di mobilità.

Le aziende e i lavoratori saranno tra i primi ad essere coinvolti dal nuovo approccio agli spostamenti e il Mobility Manager sarà il professionista chiave del cambiamento.