"Nell'occasione della celebrazione della giornata della donna è doveroso ricordare la cronica difficoltà del mercato del lavoro italiano a includere la sua componente femminile. E il livello di occupazione delle donne si pone, come in tutti i Paesi occidentali, in diretta proporzione al livello delle nascite, che in Italia è pericolosamente basso per l'equilibrio demografico". Lo dichiara il Ministro del welfare, Roberto Maroni. "Questa situazione è stata causata dalla carenza di servizi di cura all'infanzia e dalla difficoltà per le donne (fino alla legge Biagi) di ottenere tipologie contrattuali capaci di conciliare tempo di lavoro e tempo per la famiglia.- spiega Maroni-. La Legge Biagi ha infatti introdotto i contratti di inserimento e regolato i contratti a orario modulato con particolare riguardo a quelli a tempo parziale, in aderenza alla normativa comunitaria, agevolando la reciproca adattabilità tra imprese e lavoratori. La riforma ha inoltre reso trasparente ed efficiente il mercato del lavoro con vantaggio soprattutto per le fasce deboli come le donne". "Per i servizi di cura all'infanzia - aggiunge il Ministro -, la Corte Costituzionale ha recentemente affermato (sentenza n. 320 del 2004) l'esclusiva competenza delle Regioni, bloccando così l'intervento avviato dal Ministero del Lavoro di rifinanziamento, pari a 10 milioni di euro annui, degli asili nido aziendali e interaziendali. Vi è tuttavia una significativa inversione di tendenza, utile ad indicare che la strada intrapresa è giusta e che anzi questo percorso deve essere accelerato"