Il Ministero del lavoro, con la nota protocollo 2127 del 11/08/2005, d'intesa con il Ministero dell'economia ha delineato la procedura per ottenere il rimborso delle sanzioni amministrative in materia di lavoro indebitamente pagate. La procedura in sintesi è la seguente: - l'istanza di restituzione, in bollo, va presentata alla DPL competente e deve essere corredata, per la successiva trasmissione al Ministero dell'Economia e Finanze - Dipartimento provinciale - Direzione PRovinciale dei Servizi Vari, dalla seguente documentazione: 1 - modalità di riscossione (le coordinate bancarie per l'accredito o altra forma); 2 - nulla-osta, in bollo, rilasciato dalla DPL interessata, che attesta il diritto al rimborso; 3 - copia autenticata della ricevuta di versamento di cui si chieder il rimborso; 4 - dichiarazione dell'Amministrazione Centrale (già fornita da questa ad ogni Direzione Provinciale) con la quale si dichiara che la Direzione Generale per l'Attività Ispettiva non ha nel proprio stato di previsione della spesa uno specifico stanziamento per i rimborsi di somme erroneamente o indebitamente pagate a titolo di sanzioni amministrative; - nel caso in cui la restituzione debba essere effettuata in favore di aziende sarà necessario integrare la documentazione con un certificato della Camera di Commercio, da cui risulti la legale rappresentanza e la non esistenza di fallimenti. In alternativa è sufficiente una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà.