Il Ministero del lavoro rende noto sul proprio sito internet di aver firmato il decreto che da attuazione della riforma Biagi relativo alla tipologia contrattuale del lavoro accessorio. In particolare si tratta di quelle attività lavorative di natura occasionale come i piccoli lavori domestici a carattere straordinario, l'insegnamento privato supplementare, i lavori di giardinaggio, pulizia e manutenzione di edifici e monumenti, la realizzazione di manifestazioni sociali, sportive, culturali o caritatevoli, la collaborazione con enti pubblici e associazioni di volontariato per lo svolgimento di lavori di solidarietà o di emergenza, come quelli dovuti a calamità o eventi naturali improvvisi. I soggetti interessati sono essenzialmente i disoccupati da oltre un anno, le casalinghe, gli studenti, i pensionati, i disabili e i soggetti in comunità di recupero, i lavoratori extracomunitari con regolare permesso di soggiorno, nei sei mesi successivi alla perdita del lavoro. Più precisamente il decreto ministriale fissa il valore nominale del buono per le prestazioni di lavoro accessorio, nella misura di 10 euro. Il 5% del valore nominale del buono viene trattenuto dal concessionario del servizio come rimborso spese. Una prima sperimentazione avverrà nelle province di Verbania, Milano, Varese, Treviso, Bolzano, Venezia, Lucca, Latina, Bari e Catania. Spetta a Italia Lavoro spa provvedere all'espletamento di una gara d'appalto per la scelta del concessionario del servizio.