Rapporto di lavoro
Min. Interno e solidarietà sociale: rumeni e bulgari nella UE
A cura della redazione
Il Consiglio dei Ministri del 27/12/2006, ha deciso che nei confronti dei cittadini provenienti dai due nuovi paesi comunitari Romania e Bulgaria (nella UE dal 1° gennaio 2007) venga adottato il periodo transitorio che limita la libera circolazione per motivi di lavoro subordinato prevedendo al contempo numerose eccezioni (Circ. congiunta Interno-Solidarietà sociale 28/12/2006 n.2).
Infatti non dovranno soggiacere al predetto periodo transitorio (regolamentato dal Trattato della UE) che scadrà comunque il 31 dicembre p.v. i seguenti soggetti: badanti, colf, edili, metalmeccanici, dirigenti, altamente qualificati e stagionali, agricoli e turistico-alberghieri. Inoltre potranno fruire dal 1° gennaio 2007 della libera circolazione anche coloro che intendono esercitare un'attività di lavoro autonomo.
Nei confronti di questi il datore di lavoro procederà all'assunzione diretta. Infatti sarà sufficiente stipulare il contratto di lavoro e presentarlo agli uffici immigrazione della Questura per ottenere la carta di soggiorno per motivi di lavoro.
Invece i bulgari e i romeni che non rientrano tra i soggetti tassativamente elencati dal Consiglio dei Ministri sarà necessario spedire un apposito modello con raccomandata a.r. (mod. sub.neocomunitari) con il quale viene chiesto allo Sportello unico per l'immigrazione il nulla osta al lavoro. Una volta ottenuto il documento lo straniero avrà diritto a richiedere la carta di soggiorno per motivi di lavoro alla Questura (oppure fruendo del nuovo servizio postale versando 30 euro in più). Anche per questi non si farà ricorso alle quote numeriche.
In entrambi i casi non è necessario (anche se già presenti in Italia) il visto d'ingresso rilasciato dai Consolati italiani presenti in Romania e Bulgaria.
Non è stato affrontato però dal Consiglio dei Ministri il problema relativo ai soggetti romeni e bulgari nei confronti dei quali è stata presentata la domanda con i flussi d'ingresso 2006. Si attende una circolare interpretativa del Ministero della solidarietà sociale.
Invece così com'era avvenuto per gli altri 10 paesi neocomunitari entrati nella UE nel 2004 anche nei confronti dei rumeni e bulgari che hanno ricevuto un decreto di espulsione perchè sprovvisti del permesso di soggiorno o perchè scaduto e non rinnovato il Ministero provvederà ad annullare d'ufficio i provvedimenti (salvi i casi motivati da ragioni di ordine e sicurezza pubblica o sanità pubblica).
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