Il Consiglio dei Ministri, nella seduta n.161 del 2/11/2011, ha esaminato un complesso di misure urgenti a sostegno della economia italiana nello scenario di una sfavorevole congiuntura che sta investendo l’Europa. A seguito degli indirizzi da parte della Banca Centrale europea e delle intese raggiunte nell’ultimo Vertice dell’Unione, il Consiglio ha in particolare approvato un maxi emendamento al disegno di legge di stabilità, che recepisce sul piano normativo gli impegni assunti dal Presidente del Consiglio dei Ministri nella sua lettera all’Unione europea del 26 ottobre scorso.

Tra le misure previste nel maxiemendamento si segnala che le imprese e le amministrazioni dovranno richiedere, inviare e archiviare il DURC esclusivamente per via telematica sia per i lavori pubblici che per i lavori privati. Inoltre nei contratti di appalto pubblici l’impresa sarà esonerata dalla presentazione del certificato di regolarità contributiva, in quanto il DURC verrà richiesto direttamente dall’amministrazione interessata nei 5 giorni successivi al ricevimento dell’atto che rende necessaria la verifica della regolarità contributiva.

Il Governo ha inoltre previsto il pensionamento del cedolino paga e la sua sostituzione con una copia del libro unico del lavoro contenente il prospetto delle retribuzioni con esclusione delle presenze. La consegna della copia del LUL andrà effettuata entro tre giorni dal momento in cui viene corrisposta al lavoratore la retribuzione o, in alternativa, entro tre giorni dal termine ultimo per l'elaborazione del libro unico. Il formato potrà essere, oltre che cartaceo, anche informatico e la consegna potrà essere effettuata anche via e-mail. Interessati al nuovo adempimento non sono più solo i datori di lavoro nei confronti dei dipendenti, ma anche i committenti nei confronti dei collaboratori coordinati e continuativi e degli associati in partecipazione con apporto di lavoro. Il datore di lavoro che non rispetterà quanto previsto nelle innovazioni contenute nel maxiemendamento, rischia una multa da 125 a 770 euro, che possono giungere fino a 1.000 euro in caso di violazione riguardante più di 5 lavoratori o più di 5 mensilità, e fino a 1.500 euro se riguarda più di 10 lavoratori o più di 10 mensilità.

Oggetto del maximendamento sono anche i professionisti. Più precisamente le novità riguardano le tariffe e le società tra professionisti. In merito alle tariffe viene stabilito che il corrispettivo del contratto di prestazione d’opera professionale dovrà essere pattuito per iscritto all’atto del conferimento dell’incarico professionale. E’ comunque ammesso che tra le parti venga pattuito un compenso in deroga alle tariffe. Le tariffe professionali stabilite da un decreto ministeriale dovranno invece essere rispettate in caso di liquidazione giudiziale dei compensi oppure quando la prestazione professionale è resa nell’interesse di terzi.

Per quanto riguarda il secondo aspetto, il maxiemendamento prevede che l’esercizio delle attività intellettuali potrà avvenire tramite società partecipate, oltre che da professionisti iscritti ad ordini, albi e collegi, anche da soggetti non professionisti, ma solo per prestazioni tecniche o con una partecipazione minoritaria, o per finalità di investimento, fermo restando il divieto di tali soci di partecipare alle attività riservate e agli organi di amministrazione delle società.

Novità si registrano anche per gli apprendisti. E’ previsto che il regime contributivo agevolato (contributi a carico azienda pari all’1,5% per il primo anno, 3% per il secondo anno e 10% per il terzo anno) trovi applicazione esclusivamente per i contratti di apprendistato stipulati nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2012 e il 31 dicembre 2016.

Sempre in tema di contribuzione il maximendamento prevede l’aumento di un punto percentuale dell’aliquota contributiva e della relativa aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche per gli iscritti alal gestione separata. In particolare l’aliquota, a decorrere dal 1° gennaio 2012, passerà dal 26,72% al 27,72% per la generalità dei lavoratori, mentre da 17% al 18% per gli iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria e per i titolari di pensione.

Infine si segnala che dal 2012 le Regioni potranno disporre che le somme erogate ai lavoratori in attuazione dei contratti collettivi per la produttività  possano essere dedotte dalla base imponibile IRAP.