L’Organizzazione mondiale della sanità, il 28 maggio 2019, ha incluso il c.d. "burnout", ossia lo stress da lavoro, nella nuova versione dell'undicesima International Classification of Diseases.

In questo modo lo stress da lavoro, ma anche da disoccupazione, diventa ufficialmente una sindrome. Si può essere affetti da burnout di fronte a sintomi come mancanza di energia o spossamento, aumento dell'isolamento dal lavoro o sensazioni di negatività e cinicismo legati al lavoro, diminuzione dell'efficacia professionale.

Nel documento la sindrome è inserita nel capitolo "dei fattori che influenzano lo stato di salute", anche se, precisa l'organizzazione, essa "non è classificabile come malattia o condizione medica". Secondo l'Oms, "il burnout è una sindrome che deriva dallo stress cronico che si crea sul posto di lavoro e che non è stato gestito bene.

L’Organizzazione ha precisato inoltre che il burnout è una condizione che si riferisce solo a un contesto lavorativo e non può essere estesa anche ad altre area della vita. L'Oms ha anche specificato che prima di diagnosticare a qualcuno il burnout occorre anche escludere altri disturbi che presentano sintomi simili, come il disturbo dell'adattamento, l'ansia o la depressione.