Il servizio tecnico centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ha pubblicato un interessante documento che rappresenta una importante linea guida che fornisce un inquadramento normativo e procedurale per la progettazione, il miglioramento e l'adeguamento delle scaffalature metalliche industriali in zona sismica. Le linee guida identificano i riferimenti e i limiti normativi per la progettazione delle nuove scaffalature e forniscono i primi elementi per la valutazione della vulnerabilità sismica delle scaffalature esistenti, e sono state elaborate in conformità con le vigenti Norme Tecniche per le Costruzioni tenendo conto delle più recenti normative di settore.   

Cosa tratta:

Le linee guida si applicano alle scaffalature industriali porta-pallet del tipo "adjustable pallet racking systems", secondo la definizione fornita dalla UNI EN 15878, realizzate con profili metallici e destinate allo stoccaggio di prodotti contenuti in pallet di dimensioni standardizzate. Le linee guida non si applicano ad altre tipologie funzionali di scaffalature metalliche come, ad esempio, scaffali a mensola, a ripiani, compattabili, "drive-in" o "drive-through" secondo la definizione fornita dalla UNI EN 15878. Le Linee Guida, nei principi generali per quanto applicabili, costituiscono comunque un valido riferimento per la progettazione anche delle suddette tipologie strutturali. La progettazione e realizzazione di nuove scaffalature metalliche industriali in zona sismica deve essere realizzata con i criteri antisismici utilizzando le indicazioni delle normative NTC e/o UNI EN 16681. In nessun caso è possibile progettare e realizzare nuove scaffalature in zona sismica senza utilizzare un approccio anti-sismico alla progettazione. Il rischio di caduta delle unità di carico in presenza di azioni sismiche deve essere sempre verificato; l'esito della verifica dovrà essere comunicato alla Committenza. I possibili effetti dovuti a un eventuale impatto dell'unità di carico sulla scaffalatura a seguito di una caduta dall'alto devono essere adeguatamente considerati. In caso di installazioni in luoghi affollati e/o aperti al pubblico, in presenza di rischio di caduta delle unità di carico, si devono adottare inderogabilmente idonei dispositivi anticaduta e/o presidi tecnologici atti ad evitare la caduta delle unità di carico. In generale è necessario che la scaffalatura sia realizzata in un ambiente idoneo che offra spazi di manovra sufficienti e permetta tolleranze di posizionamento delle unità di carico adatte e coerenti con i mezzi di movimentazione utilizzati. La norma UNI EN 15620 fornisce alcune indicazioni per la riduzione dei rischi legati a collisione e interferenza tra i mezzi di movimentazione e le scaffalature. Il rispetto dei requisiti della suddetta norma, insieme con l'attuazione di un piano di manutenzione impostato secondo i requisiti della UNI EN 15635, contribuisce a garantire le condizioni si sicurezza del magazzino. Nella linea guida vengono poi fornite indicazioni preliminari per la valutazione di vulnerabilità sismica delle scaffalature esistenti, nonché alcuni criteri per la protezione delle scaffalature stesse. A seguire sono inoltre riportati i criteri per gli interventi di miglioramento e/o adeguamento, di modifica e/o ampliamento, di riparazione locale e/o sostituzione di smontaggio e riuso di scaffalature metalliche, da effettuarsi sulla base di una interazione fra il tecnico valutatore ed il committente/proprietario, in considerazione della normativa e legislazione di settore.

Indicazioni operative

Si riportano a seguire alcuni principi generali e controlli che, se rispettati, consentono di migliorare la manutenzione e l'utilizzo delle scaffalature metalliche.

Prescrizioni generali  

  1. Identificazione e rispetto delle "targhe di portata" indicanti le prestazioni nominali specifiche per ciascuna tipologia e configurazione della scaffalatura;
  2. Identificazione e rimozione dalle scaffalature di materiali pesanti (fuori portata) che possano, nella loro caduta, coinvolgere la struttura principale causandone il danneggiamento e il collasso;
  3. Analisi dello stato di conservazione e individuazione di eventuali danneggiamenti causati da eventi sismici e/o dal normale utilizzo, facendo anche riferimento ai rapporti d'ispezione periodici redatti dal responsabile RSPP secondo la D.Lgs. 81/2008 e smi o dal responsabile PRSES secondo la norma UNI EN 15635:2009 se presente;
  4. Riparazione o sostituzione immediata delle scaffalature con danni strutturali evidenti, incluse quelle con montanti deformati in modo permanente e correnti che presentino una freccia residua;
  5. Collegamento delle scaffalature alle strutture portanti dell'involucro edilizio esclusivamente mediante idonei sistemi antisismici e solamente nel caso in cui l'edificio sia in grado di sostenere le azioni trasmesse dalla scaffalatura. In assenza di tali condizioni, si raccomanda di isolare la scaffalatura dalle strutture portanti;
  6. Adozione di collegamenti con gli impianti del magazzino (ad esempio tubazioni) di tipo flessibile tali da non costituire alcun tipo di vincolo o collegamento per nessuna parte della scaffalatura; Installazione su tutti i livelli di carico in uso di dispositivi anticaduta collegati ai correnti, come traverse di supporto delle unità di carico, reti, etc;
  7. Verifica del fuori piombo dello scaffale carico, che deve essere minore di I/200 della sua altezza (UNI EN 15620);
  8. Controllo delle unità di carico e riposizionamento delle unità ruotate o traslate rispetto alla corretta posizione di carico.  

Controlli

In aggiunta ai criteri generali esposti, si effettuerà, così come previsto dalla regolamentazione di settore, l'esecuzione periodica d'ispezioni e controlli sui vari elementi della scaffalatura al fine di migliorarne l'utilizzo e la manutenzione. I controlli degli elementi e più in generale delle scaffalature metalliche dovranno fare riferimento, ove possibile, alle indicazioni del produttore e/o delle normative tecniche di settore come la UNI EN 15635. 

Nelle linee guida riportate in allegato, viene riportato un elenco esteso ma sicuramente non esaustivo dei controlli da effettuarsi sugli elementi che costituiscono una scaffalatura metallica ordinaria. Nel caso in cui uno o più dei suddetti controlli non siano verificati, si raccomanda di procedere a opportuni interventi di ripristino.