Linee guida per la gestione dei materiali di riporto nei siti oggetto di procedimento di bonifica
A cura della redazione
Pubblicate le linee guida da parte del SNPA inerenti alla disciplina dei siti oggetto di bonifica e alla gestione delle matrici “materiali di riporto”
Cosa tratta?
Il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (SNPA) con Delibera del Consiglio, ha approvato, nella seduta del 7 giugno 2023, il Doc. n. 210/23, Linee guida 46/2023, la cui finalità è la sistematizzazione degli aspetti e delle problematiche necessari per la corretta identificazione della matrice materiali di riporto e per le conseguenti modalità di gestione all’interno dei siti oggetto di procedimento di bonifica, al fine di fornire dei criteri di valutazione generali utili alla formazione del giudizio finale da parte dei soggetti interessati, favorendo quindi un approccio uniforme replicabile in situazioni affini sul territorio nazionale.
Le linee guida propongono un percorso metodologico per l’identificazione e la gestione dei materiali di riporto nell’ambito dei procedimenti di bonifica ex parte IV, Titolo V del Dlgs 152/2006 alla luce delle modifiche alla disciplina sulle matrici materiali di riporto introdotte dalla legge 108/2021 di conversione del DL 77/2021 (che ha modificato l’articolo 3 del DL 2/2012 convertito dalla legge 28/2012). Lo scopo è quello di fornire criteri di valutazione generali, favorendo un approccio uniforme alla materia.
Le linee guida, ed in particolare i criteri proposti i non risultano applicabili nell’ambito dei procedimenti di cui al D.P.R. 120/2017, la valutazione della matrice materiale di riporto quindi, è operata con criteri diversi rispetto alla gestione delle terre e rocce da scavo.
Quando entra in vigore?
Linee guida pubblicate il 23 agosto 2023.
Indicazioni operative
La procedura di valutazione della matrice materiali di riporto, costituita da una commistione tra terreno e materiale antropico, finalizzata alla gestione nell’ambito del Titolo V, può essere schematizzata in tre fasi:
- Fase 1. Identificazione della matrice: le valutazioni sono tese a identificare la matrice in esame come “materiale di riporto”, o alternativamente come “suolo/sottosuolo” o come “rifiuto”.
- Fase 2. Campionamento e caratterizzazione della matrice materiale di riporto precedentemente identificata, per la verifica delle concentrazioni delle sostanze.
- Fase 3. Valutazione dei risultati, sia in termini del confronto con le concentrazioni soglia di contaminazione sia della mobilità dei contaminanti presenti nella matrice materiale di riporto, con particolare riferimento al bersaglio costituito dalla falda e, più in generale, alle matrici ambientali presenti nel sito e limitrofe al corpo dei materiali di riporto.
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