Linee guida INAIL per i Modelli di Organizzazione e Controllo
A cura della redazione
INAIL pubblica le linee di indirizzo per il Monitoraggio e la Commissione dei Reati Relativi a Salute e Sicurezza sul Lavoro di cui al 25 Septies del d.lgs. 231/01
Cosa tratta?
Ai sensi del Decreto Legislativo n. 231/2001, il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo (MOG) è un sistema strutturato ed organico di prevenzione, dissuasione e controllo, finalizzato:
- a sviluppare nei soggetti che, direttamente o indirettamente, operano nell'ambito di attività sensibili (amministratori, dirigenti, dipendenti e collaboratori), la consapevolezza di poter commettere un reato;
- ad escludere o delimitare la responsabilità amministrativa della Compagnia.
Infatti con Dlgs. 231/2001 il legislatore decise, una ventina di anni fa, di attribuire anche agli enti (persone giuridiche o anche enti privi di personalità giuridica, non pubblici) una responsabilità “amministrativa” a seguito del compimento di specifici reati ben individuati.
A fronte di questa normativa l’ente per tutelare la propria integrità patrimoniale può implementare il “Modello 231”. Il MOG è un sistema di gestione aziendale che individua le procedure operative che l’azienda sviluppa per ridurre il rischio che apicali e sottoposti commettano reati a vantaggio o interesse della società.
Tra i principali reati che comportano responsabilità per l’ente ci sono quelli in materia di sicurezza sul lavoro (ovvero omicidio colposo e lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme della salute sul lavoro) e i reati ambientali.
Le Linee guida sono frutto dell’Accordo di collaborazione fra INAIL e Capitalimprese stretto nel 2020 per promuovere la cultura della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e sviluppare studi sulla sulla responsabilità amministrativa degli enti in caso di reati relativi a Salute e Sicurezza sul Lavoro.
Capitalimprese e Inail hanno sviluppato una metodologia per individuare soluzioni efficaci per l’applicazione di un modello organizzativo che costituisca una valida esimente ai sensi del D.lgs. 231/200.
Si parte con l’ identificare una serie di attività di funzione che per la loro stessa natura, presentano un livello di rischiosità intrinseco, tale da necessitare un approfondimento: gli esiti del processo di audit possono portare ad escludere che l’attività esaminata costituisca un processo sensibile relativamente ai rischi di reato ma, in tal caso, il valore della risk analysis sarà quello di avere comunque preso in considerazione tale attività e la posizione attuale dell’azienda nei suoi confronti.
In caso contrario l’identificazione di un’attività come processo sensibile, scaturisce dall’audit in relazione ad essa, ed evidenzia la necessità di quelle azioni correttive (individuate dall’organizzazione) che possono ricondurre il processo sensibile ad un livello di rischio accettabile o nullo.
Una volta individuate le aree sensibili, si deve valutare la rischiosità di ciascuna di esse. Tale attività passa attraverso l’effettuazione di un attento processo di audit svolto da un esperto di prevenzione dei reati 231 in ambito salute e sicurezza.
Quando entra in vigore?
Opuscolo pubblicato il 20 giugno 2023.
Indicazioni operative
Lo sviluppo del modello non è obbligatorio, ma i vantaggi sono evidenti:
- esimente alle sanzioni previste dal Dlgs 231/2001 e risparmio delle eventuali spese legali derivanti dal processo;
- nuove occasioni di business (alcuni enti pubblici e aziende pretendono che i propri fornitori siano dotati di modelli 231);
- maggior controllo/consapevolezza sui processi interni al rischio reato.
La metodologia proposta da INAIL si attua attraverso:
- la preventiva analisi del rischio,
- la successiva individuazione di eventuali Non Conformità,
- l’assegnazione di Azioni Correttive da svolgersi entro un determinato termine attuativo,
- la verifica finale di chiusura della Non Conformità.
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