Linea Guida ISPRA sulla rendicontazione di sostenibilità
A cura della redazione

Gli obblighi sulla rendicontazione di sostenibilità richiedono una raccolta di dati complessa e corposa. Per questo l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ha realizzato la linea guida “La sfida ambientale per la finanza sostenibile” per capire come poter generale le informazioni ambientali richieste per ottemperare ai requisiti dei nuovi standard europei.
Cosa tratta
I disastri legati anche al cambiamento climatico richiedono un intervento deciso, che coinvolga anche il sistema finanziario, assicurativo e bancario. In tal senso si è spinta la normativa europea, riconoscendo la necessità di implementare iniziative di sostenibilità ambientale e la necessità di rendere pubblicamente condivisi i relativi dati, a dimostrazione degli impegni presi. L’obiettivo di questi provvedimenti è indirizzare i finanziamenti privati verso attività sostenibili e supportare la transizione verso un'economia rispettosa dell'ambiente, laddove le risorse pubbliche non saranno sufficienti.
La Commissione Europea ha stimato che per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 e del Green Deal europeo serviranno investimenti parti a circa 520 miliardi di euro l’anno, distribuiti fra:
- investimenti per la decarbonizzazione dell’economia, ad esempio nella ricerca e nella creazione di infrastrutture e impianti per ridurre le emissioni dovute alla produzione di energia da fonti fossili (390 miliardi di euro l’anno);
- investimenti per altri obiettivi ambientali.
Da qui la necessità di trasparenza sui finanziamenti, in modo da indirizzare gli investitori verso le attività che effettivamente rispettano gli impegni di riduzione dell’impatto ambientale.
La normativa europea ESG
La linea guida analizza anzitutto la normativa vigente, chiarendo i soggetti per cui risulta applicabile e i requisiti, con schemi semplificati:
- il Regolamento Tassonomia, Regolamento UE 2020/852, per la classificazione delle attività economiche sostenibili;
- il Regolamento SFDR (Sustainable Finance Discosure Regulation), Regolamento (UE) 2019/2088, relativo all’informativa di sostenibilità nel settore dei servizi finanziari, quindi per la trasparenza verso gli investitori;
- la Direttiva (UE) 2022/2464 CSRD (Corporate Sustainability Reporting Directive), sulla rendicontazione societaria di sostenibilità;
- la Direttiva (UE) 2024/1740 CSDD (Corporate Sustainability Due Diligence), che ha completato il quadro normativo in tema ESG con disposizioni per la tutela dei diritti umani e dell’ambiente, ampliando gli obblighi di trasparenza a tutta la filiera.
Indicazioni operative per la generazione dei dati ESG
Il documento ISPRA non si limita a spiegare le ragioni della normativa vigente e i requisiti cogenti, ma contiene indicazioni per ottenere i dati necessari al calcolo degli indicatori richiesti, come gli indicatori di impatto ambientale e di rischio fisico da eventi estremi. Questo permette sia di incontrare i requisiti delle norme europee, sia quanto riportato nelle “Aspettative di vigilanza” della Banca d’Italia.
ISPRA allega alla linea guida un modello di foglio di calcolo per la stima di gas serra ed inquinanti atmosferici emessi, dati solitamente molto ostici da estrapolare.
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