On line il bando #Conciliamo per incentivare l’adozione del welfare aziendale
A cura della redazione
La Presidenza del Consiglio dei Ministri, sul proprio sito internet, il 27 agosto 2019 ha pubblicato il bando denominato #Conciliamo ossia la misura del Dipartimento per le politiche della famiglia del Governo italiano volta a sostenere la realizzazione di progetti di welfare aziendale, che consentano ai datori di lavoro di sviluppare azioni in favore dei propri lavoratori venendo incontro ai loro bisogni e a quelli delle loro famiglie.
Possono presentare domanda di finanziamento le imprese e le società cooperative aventi almeno 50 dipendenti a tempo indeterminato con sede legale sul territorio nazionale.
Le proposte progettuali devono prevedere azioni, nel contesto dell’ambiente di lavoro e nella relativa organizzazione, che affrontino una o più delle seguenti sfide sociali riguardanti il rapporto tra la famiglia e l’attività lavorativa, quali: crescita della natalità; riequilibrio tra i carichi di cura tra uomini e donne; incremento dell’occupazione femminile; contrasto dell’abbandono degli anziani; supporto della famiglia in presenza di componenti disabili e tutela della salute.
Le proposte progettuali inoltre possono prevedere la prosecuzione e/o lo sviluppo delle azioni già intraprese e/o l’introduzione di nuove azioni di welfare aziendale nel contesto dell’ambiente di lavoro e nella relativa organizzazione.
Per accedere al finanziamento occorre presentare, a pena di irricevibilità, entro le ore 12,00 del 15 ottobre 2019, via PEC all’indirizzo: conciliamo@pec.governo.it, la domanda e la documentazione allegata, protetta da password. La domanda deve essere trasmessa esclusivamente da un indirizzo di posta elettronica certificata intestato al soggetto proponente o al capofila in caso di consorzi o gruppi di impresa.
La richiesta di finanziamento per ciascuna iniziativa progettuale deve essere compresa tra un minimo di euro 500.000,00 e un massimo di euro 1.500.000,00.
I destinatari delle azioni progettuali sono le lavoratrici ed i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato e determinato, anche in part time, del soggetto proponente, inclusi i dirigenti.
Sono altresì ricompresi tra i destinatari, alle medesime condizioni, i soci lavoratori e le socie lavoratrici di società cooperative, le lavoratrici ed i lavoratori in somministrazione nonché i soggetti titolari di un rapporto di collaborazione purché la natura e le modalità di esecuzione del rapporto siano compatibili con la tipologia e con la durata dell’azione proposta con la domanda di finanziamento.
Le proposte progettuali sono valutate da un’apposita Commissione di ammissione e valutazione, nominata con provvedimento del Capo del Dipartimento per le politiche della famiglia successivamente alla scadenza del termine per la presentazione delle proposte progettuali.
Dopo la pubblicazione della graduatoria e la registrazione della stessa da parte dei competenti organi di controllo, il Dipartimento per le Politiche della famiglia invia, tramite PEC, ai proponenti dei progetti ammessi al finanziamento una convenzione che disciplina i rapporti reciproci in relazione alla realizzazione del progetto e all’erogazione del contributo nonché alla rendicontazione del progetto.
I soggetti ammessi a finanziamento sono tenuti, pena la revoca del finanziamento e la risoluzione di diritto della convenzione, ad avviare le attività progettuali entro 30 giorni successivi alla sottoscrizione della convenzione e a rispettare le tempistiche della convenzione stessa. La conclusione del progetto dovrà avvenire entro 24 mesi decorrenti dalla data di avvio delle attività.
L’importo del finanziamento concesso verrà erogato secondo le seguenti modalità:
- il 30 per cento del finanziamento concesso, previa formale richiesta sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante del soggetto proponente, da presentarsi, via PEC all’indirizzo conciliamo@pec.governo.it, entro 60 giorni successivi alla comunicazione di inizio attività.
- fino ad un ulteriore 40 per cento, dopo 10 mesi calcolati dalla data di avvio delle attività, previa formale richiesta di erogazione sottoscritta digitalmente dal legale rappresentante del proponente.
- il saldo, previa formale richiesta di erogazione sottoscritta dal legale rappresentante del proponente, da presentarsi entro 60 giorni dalla data di chiusura del progetto.
Le spese non possono essere riconosciute se già finanziate da risorse europee, nazionali, regionali e locali.
In caso di mancata osservanza della convenzione ovvero di irregolarità nell’attuazione o nella rendicontazione del progetto, l’amministrazione, previo preavviso ovvero diffida ad adempiere entro il termine perentorio di 10 giorni, ed esaminate le eventuali osservazioni dell’interessato rese, con decreto motivato revoca il finanziamento e procede al recupero delle somme eventualmente già erogate, maggiorate degli interessi legali.
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