L'INAIL a Modena (Ambiente Lavoro) e Bologna (SAIE)
A cura della redazione
L'Inail, con un comunicato del 12 ottobre 2004, rende noto che sarà presente con uno stand istituzionale a Ambiente Lavoro 2004, il 9° Salone dell'Igiene e Sicurezza in ambiente di lavoro, che si aprirà domani a Modena, tradizionale appuntamento per i professionisti della sicurezza sul lavoro.
La presenza dell'Inail si articolerà su tre momenti principali:
- un Convegno Nazionale dal titolo "La scuola della salute: fra la Via Emilia e il West", organizzato dall'Istituto in collaborazione con la Regione Emilia Romagna, l'Azienda Sanitaria Locale di Reggio Emilia, l'ISPESL e il MIUR;
- uno spazio workshop dedicato alle migliori prassi in tema di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro, all'interno del quale sarà presentato un opuscolo divulgativo sulla Responsabilità Sociale d'impresa (CSR), realizzato in collaborazione con il Ministero del Welfare;
- la presentazione e distribuzione delle più recenti pubblicazioni e dei prodotti originali per la prevenzione nei cantieri (Progetto "Costruisci Sicuro").
L'Inail sarà contemporaneamente presente a SAIE 2004, il Salone Internazionale dell'Industrializzazione Edilizia che si aprirà sempre domani a Bologna e che quest'anno prevede una riflessione ed una analisi su nuove strategie di formazione ed informazione per gli operatori del settore. Nello stand Inail saranno illustrati le più recenti iniziative specifiche e, in particolare, la possibilità di portare la formazione direttamente nei piccoli cantieri (Progetto "SICUREX IN TOUR").
La presenza dell'Istituto alle due manifestazioni è un segnale dell'attenzione con la quale l'Inail continua a seguire il problema della sicurezza sul lavoro nel settore delle costruzioni.
La tendenza alla diminuzione degli infortuni in questo settore confermatasi nel 2003 e che si delinea anche per il 2004, non soddisfa comunque il Direttore Generale dell'Istituto, che mette in guardia contro ogni forma di enfasi: "Non possiamo dichiararci soddisfatti neanche parzialmente - afferma Castro - dal momento che questo settore continua a pagare un tributo insopportabile di 300 morti all'anno. E la situazione non potrà modificarsi sostanzialmente se la sicurezza non diventa un obiettivo prioritario del Sistema Paese. Ritengo sterili, infatti, le polemiche di questi giorni sulla interpretazione delle statistiche degli infortuni, perché rischiano di coprire con il cinismo dei numeri, comunque e da chiunque vengano usati, il vero problema. E cioè - conclude Castro - quali sinergie occorrano tra settore pubblico, sistema delle imprese e organizzazioni sindacali, per aggredire il fenomeno infortunistico. Fenomeno che non è drammatico solo in Italia (le cui medie sono assolutamente analoghe e perfino inferiori a quelle europee) ma nel mondo intero. Industrializzato e non."