La Corte di Cassazione, con due recenti sentenze (segnatamente: sentenza n. 20540/2015 e sentenza 20545/2015) è intervenuta ancora una volta in materia di licenziamento disciplinare in regime di Legge Fornero ed ha chiarito il concetto di “fatto contestato”, il cui mancato accertamento determina la reintegra del lavoratore nel posto di lavoro.
In sostanza – statuisce la Suprema Corte – la completa irrilevanza giuridica del fatto equivale alla sua insussistenza materiale e dà, perciò, luogo alla reintegrazione ai sensi dell’art. 18, comma 4, L. 300/1970.