Licenziamento, il datore deve fornire la prova completa e dettagliata della giusta causa
A cura della redazione
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25203 dell’8 novembre 2013, ha stabilito che, in tema di licenziamento per giusta causa, l'onere probatorio della giusta causa, posto a carico del datore di lavoro, comporta che questi fornisca la prova completa di tutti gli elementi della fattispecie e richiede, altresì, che tale prova sia certa, non essendo previsto nel nostro ordinamento un licenziamento fondato esclusivamente su prove indiziarie non adeguatamente verificate.
Inoltre, nella valutazione della congruità della sanzione espulsiva al fatto addebitato, il giudice del merito, dovendo considerare ogni aspetto concreto della vicenda processuale sottoposta alla sua attenzione, non può non tenere conto anche delle modalità di svolgimento del rapporto antecedente la mancanza che ha dato luogo al licenziamento e, in tale ambito, non può non considerare la durata del rapporto stesso e l'assenza di precedenti sanzioni a carico del lavoratore.
Nella fattispecie in esame, una lavoratrice aveva chiesto e ottenuto il rimborso spese per alcune trasferte. Successivamente, la stessa era stata sottoposta a procedimento disciplinare con l'addebito di avere allegato alle richieste di rimborso biglietti ferroviari per un percorso parzialmente diverso, dimostrando, secondo l'azienda, di avere in realtà fruito di passaggi di cortesia e quindi di non avere effettivamente sostenuto le spese di trasporto.
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