Nella seduta di venerdì 20 Novembre 2015, con 164 voti favorevoli, 116 contrari e due astensioni, il Senato ha rinnovato la fiducia al Governo, approvando il maxiemendamento sostitutivo della legge di stabilità 2016 (DDL n. 2111, disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato), che tra le diverse novità prevede un ampliamento del paniere delle prestazioni di welfare aziendale che possono fruire dell’esenzione fiscale. Il testo adesso passa alla Camera dei Deputati. Più precisamente le somme erogate dai datori di lavoro alla generalità dei dipendenti o a categorie di dipendenti e ai loro familiari per servizi legati all’istruzione, alla salute, alla mensa e all’assistenza dei disabili, sono esenti fiscalmente sia se concesse volontariamente dall’impresa sia se previste da contratti, accordi o regolamenti aziendali. Limitatamente all'anno 2016, si blocca la possibilità di deliberare aumenti dei tributi e delle addizionali regionali e comunali Viene ripristinato il tetto dei 1.000 euro per i soli money transfer; mentre rimane la soglia dei 3.000 euro, prevista dal Governo, in caso di utilizzo del denaro contante, degli assegni privi di clausola di non trasferibilità e del saldo dei libretti di deposito al portatore. Rimane invariata, nel testo licenziato dal Senato, la decontribuzione per le assunzioni con rapporto di lavoro a tempo indeterminato che verranno effettuate nel 2016. L’incentivo viene riconosciuto per 24 mesi ed è pari al 40% dei contributi complessivi previdenziali a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi INAIL, nel limite massimo di esonero pari a 3.250 euro su base annua. L’incentivo non è cumulabile con altri esoneri o riduzioni delle aliquote di finanziamento previsti dalla normativa vigente e non spetta per le assunzioni di lavoratori che hanno comunque già in essere un contratto a tempo indeterminato nei 3 mesi precedenti la data di entrata in vigore della norma. Il maxiemendamento conferma anche il c.d. super ammortamento del 140% sull’acquisto dei beni strumentali. La misura in particolare introduce una deduzione extracontabile del 40% che si aggiunge alle quote ordinarie di ammortamento. Lo sgravio troverà applicazione per i beni produttivi nuovi acquistati nel 2016. Potranno fruire dell’incentivo anche i professionisti. Sempre per le imprese è prevista la riduzione dell'aliquota Ires dal 27,5 al 24 per cento, a regime dal 2017, nonché dell'aliquota della ritenuta sugli utili corrisposti alle società e agli enti soggetti a Ires. Viene poi riaperta la possibilità di rivalutare i beni d'impresa e le partecipazioni. Particolarmente interessanti sono anche le misure volte al miglioramento del regime forfetario per i lavoratori autonomi, la previsione del regime agevolato per cessioni e assegnazioni di beni ai soci e l'aumento degli importi deducibili dall'IRAP in favore di alcuni soggetti di minori dimensioni. Il Senato ho poi introdotto l'applicazione opzionale per gli imprenditori individuali di un'imposta sostitutiva di IRPEF e IRAP, con aliquota dell'8 per cento, sugli immobili strumentali. Il Senato conferma anche l’ultima salvaguardia per gli esodati non coperti dai sei interventi varati dal 2012 e la c.d. opzione donna, oltre all’ampliamento della no tax area dei pensionati da 7.500 a 8.000 euro, ma solo dal 2017. Si confermano anche le disposizioni in materia di rientro dei lavoratori dall'estero, che prorogano al 2017 la detassazione IRPEF del reddito da lavoro del 70 o dell'80 per cento. Nessuna modifica anche alla disposizione che prevede il mancato rialzo dell’aliquota contributiva del 27%, prevista per i professionisti iscritti in maniera esclusiva alla gestione separata INPS, che avrebbe dovuto invece crescere come stabilito dalla Legge Fornero. La manovra prevede anche la concessione di contributi con le modalità del finanziamento agevolato, nel limite massimo di 1.500 milioni di euro, ai soggetti privati e alle attività economiche e produttive danneggiati da eventi calamitosi. Viene disposto il rifinanziamento di 250 milioni di euro (per l'anno 2016), degli ammortizzatori sociali in deroga (di cui 18 milioni per il settore della pesca). Viene anche prorogata al 2016 la nuova disciplina del congedo di paternità, elevando da uno a due giorni quello obbligatorio. Inoltre il Senato non ha modificato la disciplina che consente di trasformare (in presenza di determinati requisiti anagrafici e contributivi) il rapporto di lavoro subordinato da tempo pieno a tempo parziale, con copertura pensionistica figurativa e corresponsione al dipendente, da parte del datore di lavoro, di una somma pari alla contribuzione pensionistica che sarebbe stata a carico di quest'ultimo (relativa alla prestazione lavorativa non effettuata). Si segnala, infine, che è anticipata al 2016 l'entrata in vigore della riforma del sistema sanzionatorio amministrativo tributario, disposta in attuazione della legge di delega fiscale. Restano comunque ferme le sanzioni dovute in base alle norme relative alla procedura di collaborazione volontaria vigenti alla data di presentazione della relativa istanza.