È stata pubblicata, sulla Gazzetta ufficiale n. 300 del 29 dicembre 2014 (S.O. n. 99), la legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante “Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)”.
Tra le disposizione in materia di lavoro, di seguito si indicano le principali:
- Bonus fiscale: è confermato il bonus fiscale per il lavoro dipendente e assimilato (per i soggetti c.d. non incapienti) nella misura massima di € 80 mensili (€ 960 annui), qualora il reddito complessivo non superi € 24.000 (il bonus si riduce fino ad azzerarsi qualora il reddito si attesti tra € 24.000 e € 26.000).  Ai fini della determinazione della soglia di reddito rilevante per l’attribuzione del cd. Bonus 80 euro non si computano le riduzioni di base imponibile previste per i ricercatori che rientrano in Italia; in sostanza, ai fini dell’attribuzione del bonus il reddito sarà considerato per intero;
- IRAP: è prevista, con decorrenza dal periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31.12.2014, la deduzione integrale dalla base imponibile IRAP del costo del lavoro dei lavoratori a tempo indeterminato. A fronte della nuova deducibilità si prevede la soppressione della riduzione delle aliquote di cui all’art. 2, del DL 66/2014 (L. 89/2014) che, dal 2014, torneranno alla misura ordinaria del 3,9%. L’integrale deducibilità del costo del lavoro per i lavoratori a tempo indeterminato è estesa anche ai produttori agricoli soggetti ad IRAP e alle società agricole per ogni lavoratore dipendente a tempo determinato che abbia lavorato almeno 150 giornate e il cui contratto abbia almeno una durata triennale. Per i soggetti IRAP senza costo del lavoro, in quanto privi di autonoma organizzazione, è previsto, invece, un credito d’imposta pari al 10%;
- TFR: si prevede, in via sperimentale per i periodi di paga da marzo 2015 a giugno 2018,  la possibilità, da parte dei lavoratori dipendenti del settore privato, come scelta personale irrevocabile fino al termine della sperimentazione (30.6.2018), esclusi i lavoratori domestici e gli agricoli, con rapporto di lavoro in essere da almeno 6 mesi, di percepire in busta paga (come parte integrativa della retribuzione), la quota maturanda del TFR, compresa la quota eventualmente destinata alla previdenza complementare (naturalmente anche se il TFR è versato al fondo tesoreria INPS), al netto del contributo dello 0,50%.  Dalla disposizione sono esclusi i datori di lavoro in procedura concorsuale e in crisi. L’importo del TFR pagato mensilmente sarà interessato da ritenuta fiscale con il criterio della tassazione ordinaria (concorrerà a formare reddito imponibile come una normale voce di retribuzione corrente), non inciderà nella determinazione del calcolo dell’aliquota di tassazione (art. 19 del TUIR) e non concorrerà a formare base imponile ai fini contributivi. Detto importo non incide sulla condizione reddituale per l’erogazione del bonus fiscale;
- Buoni pasto: a decorrere dall’1.7.2015, la quota dei buoni pasto non sottoposta a tassazione passa da € 5,29 a € 7,00 al giorno. I ticket dovranno essere predisposti in formato elettronico;
- Fondi pensione: il provvedimento prevede che le rendite finanziarie dei fondi pensione, dal periodo d’imposta 2015, subiranno l’aumento dell’aliquota di tassazione, dall’11% al 20%;
- Rivalutazione TFR: dal periodo d’imposta 2015, l’imposta sostitutiva dovuta sulle rivalutazioni del TFR è aumentata dall’11% al 17%;
- Ricerca e sviluppo: in sostituzione della vigente normativa, è previsto l’introduzione di un nuovo credito d’imposta per le attività di ricerca e sviluppo (2015-2019), pari al 25% (salvo che per le spese relative al personale altamente qualificato) delle spese sostenute in eccedenza rispetto alla media degli investimenti realizzati nei tre periodi d’imposta precedenti a quelli in corso al 31.12.2015;
- Lavoratori autonomi: è prevista l’introduzione di un nuovo regime fiscale forfettario per le persone fisiche esercenti attività d’impresa, arti e professioni. Il regime fiscale semplificato, sostituirà, dall’1.1.2015, il regime dei minimi (l’aliquota sostitutiva di Irpef, Ires, Irap e Iva passa dal 5% al 15%, ma non più per un periodo limitato nel tempo) e non sarà accessibile ai dipendenti con un reddito prevalente rispetto a quello autonomo e, complessivamente, superiore ai 20 mila euro;
- Ammortizzatori sociali e riforma del lavoro: è stato costituito un Fondo per la copertura degli oneri derivanti dall’attuazione del disegno di legge delega in materia di lavoro (Jobs Act), la cui dotazione è stata innalzata da 2 a 2,4 miliardi di euro. I 200 milioni di euro aggiuntivi, per ciascuno degli anni 2015 e 2016, serviranno per il riordino degli ammortizzatori sociali. È prevista, inoltre, un omogeneizzazione delle disciplina dell’AspI, l’incremento della durata massima e l’estensione ai lavoratori con contratto di collaborazione fino al loro esaurimento;
- Sgravi per le assunzioni a tempo indeterminato (decontribuzione totale o parziale): per promuovere forme di occupazione stabile, la legge di stabilità 2015 introduce uno sgravio contributivo per i datori di lavoro privato (escluso il settore agricolo) che effettuano nuove assunzioni (lavoratori che nei 6 mesi precedenti non risultano essere stati occupati a tempo indeterminato presso qualsiasi datore di lavoro) a tempo indeterminato dal 1°.1 al 31.12.2015 (esclusi gli apprendisti, i lavoratori domestici e i lavoratori per i quali il beneficio sia già stato usufruito in relazione a precedente assunzione a tempo indeterminato). Lo sgravio risulterà totale se la contribuzione previdenziale e assistenziale (i premi INAIL continuano ad essere dovuti) a carico del datore di lavoro non superi € 8.060 annui e spetterà per un periodo massimo di 36 mesi. Il beneficio non può essere ripetuto per lo stesso datore di lavoro e non può cumularsi con altri benefici (esoneri o riduzioni contributive). Per effetto del nuovo sgravio contributivo, la legge prevede l’abrogazione dello sgravio per l’assunzione dei lavoratori dalla L. 407/1990 (assunzioni decorrenti dal 1°.1.2015).
Per i datori di lavoro del settore agricolo le disposizioni di cui sopra si applicano con riferimento alle nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato, con esclusione dei contratti di apprendistato, decorrenti dal 1º gennaio 2015 con riferimento a contratti stipulati non oltre il 31 dicembre 2015, con esclusione dei lavoratori che nell’anno 2014 siano risultati occupati a tempo indeterminato e relativamente ai lavoratori occupati a tempo determinato che risultino iscritti negli elenchi nominativi per un numero di giornate di lavoro non inferiore a 250 giornate con riferimento all’anno solare 2014.
Sgravi contributivi (consistenti nell’applicazione dell’aliquota contributiva fissata per gli apprendisti, pari al 10%, per un periodo di 18 mesi per assunzioni a tempo indeterminato e di 12 mesi per assunzioni a tempo determinato) sono stati previsti anche a favore dei datori di lavoro che abbiano effettuato, fino al 31 dicembre 2012, assunzioni di lavoratori in mobilità licenziati da imprese con meno di sedici dipendenti;
- Sgravio contributivo sugli emolumenti di produttività: è prevista una riduzione della dote finanziaria di 208 milioni di euro per l’anno 2015 e di 200 milioni di euro a decorrere dall’anno 2016;
- Compensazione debiti-crediti: per l’anno 2015, le imprese in credito con le pubbliche amministrazioni possono compensare i debiti fiscali con i crediti commerciali. Si deve trattare di crediti certi, liquidi ed esigibili maturati dalla imprese nei confronti delle pubbliche amministrazioni per somministrazione, fornitura, appalti e servizi, anche professionali;
- Sostegno ATI e RTI: con una dotazione pari a 5 milioni di euro per l’anno 2014 e a 10 milioni di euro per l’anno 2015, è stato incrementato il fondo destinato al sostegno delle imprese composte da almeno quindici individui che si uniscono in associazione temporanea di imprese (ATI) o in raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) o in reti di impresa aventi nel programma comune di rete lo sviluppo di attività innovative al fine di  operare  su manifattura sostenibile  e  artigianato  digitale,  alla  promozione, ricerca e sviluppo di software e hardware e all'ideazione di  modelli di attività di vendita non convenzionali e forme  di  collaborazione tra tali realtà produttive;
- Ravvedimento operoso: viene potenziato l’istituto con la possibilità di utilizzarlo anche dopo la consegna del processo verbale di contestazione (pvc).