Rapporto di lavoro
Legge Biagi sulla riforma del lavoro
A cura della redazione
Il 13 marzo 2003 entrerà in vigore la legge 30/2003 c.d. Legge Biagi sulla riforma del mercato del lavoro che visto il forte impatto che avrà sul mercato del lavoro è recentemente oggetto di un intensa campagna di informazione curata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e dal Ministero del Lavoro, e coinvolge i media, dalla televisione alla stampa.
Sul sito del Ministero del lavoro www.minwelfare.it è presente in sintesi dei punti salienti del Libro Bianco e una serie di link ai documenti correlati che di seguito riportiamo integralmente.
Presentazione
Lo scopo del Libro Bianco sul Welfare è di mettere a punto un quadro di riferimento per realizzare e rafforzare la coesione sociale del Paese. In quest'ottica vengono analizzati due aspetti fondamentali che caratterizzano la situazione italiana: la questione demografica e il ruolo della famiglia, e vengono individuati due obiettivi prioritari: favorire la natalità e migliorare le politiche familiari.
Su questi temi focali, il documento non costituisce un pacchetto chiuso di proposte ma vuole rappresentare piuttosto una base di discussione per un nuovo modello di politiche sociali. La politica di solidarietà deve essere inquadrata in un'azione ad ampio spettro finalizzata a garantire la coesione sociale come condizione stessa dello sviluppo: è la direzione in cui vanno i cambiamenti istituzionali in corso sia in Europa, con la Carta dei diritti fondamentali e il Vertice di Lisbona, che in Italia, con la modifica al Titolo V della Costituzione.
La prospettiva è quella di elaborare soluzioni in grado di prevenire e rimuovere sia le vecchie che le nuove forme di esclusione sociale con misure flessibili, ritagliate sulle esigenze delle comunità territoriali e gestite con efficienza a livello locale.
In questo quadro, il documento sul Welfare si presenta come il naturale proseguimento del Libro Bianco sul Mercato del Lavoro: la valorizzazione delle capacità lavorative della persona e il concetto di società attiva sono fattori che entrambi i documenti intendono promuovere come aspetti centrali nei percorsi di inclusione sociale.
Sul modello dell'agenda sociale europea, il Libro Bianco fornisce una traccia della prima agenda sociale italiana, che individua sei aree di intervento, definendo per ciascuna il quadro operativo con le azioni da realizzare nel breve-medio periodo.
I punti focali del Libro Bianco:
- Sostegno alle famiglie
Tenere conto, nella valutazione del carico fiscale, della spesa necessaria alla cura dei figli (all'arrivo del primo figlio le famiglie italiane devono sostenere in media una spesa tra i 500 e gli 800 euro mensili). Facilitare l'accesso al credito per l'acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie (come previsto nella Finanziaria 2003). Agevolare il rientro al lavoro dopo una pausa per maternità dando alle neo-mamme possibilità di seguire dei corsi di formazione o riqualificazione professionale (come previsto nella riforma del mercato del lavoro)
- Infanzia e giovani
Aumentare l'offerta pubblica e privata degli asili nido e renderne più flessibile l'orario. Sviluppare gli asili nido aziendali attraverso il Fondo di rotazione (la quota verrà determinata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali di concerto con il Ministero dell'Economia). Realizzare entro il 2003 un Piano straordinario per promuovere l'affidamento dei minori ospitati in istituti alle famiglie. Promuovere un tavolo di consultazione nazionale sulla gioventù entro il 2003
- Persone anziane e persone disabili
Varo di un piano nazionale per la non autosufficienza in coordinamento con il Ministero della Salute, che partirà in via sperimentale in alcune regioni alla metà del 2003. Programma straordinario per la disabilità per il 2004. Completamento del Testo unico delle disposizioni in materia di disabilità
- Inclusione sociale
Mettere a punto il reddito di ultima istanza, un nuovo strumento realizzato e co-finanziato con il sistema regionale e locale attraverso programmi in grado di distinguere tra le diverse carenze reddituali (mancanza di opportunità di lavoro o fragilità e marginalità sociale).
Coesione sociale e volontariato
Potenziare le attività dell'Osservatorio-Network delle famiglie, da avviare entro giugno 2003, finanziato con le risorse del Fondo per le politiche sociali. Realizzare un sistema informativo dei servizi sociali (SIS) collegato al sistema informativo sanitario e al sistema europeo Eurostat.
Avviare uno studio per la revisione delle politiche sul volontariato. Approvare entro il 2003 la legge sull'impresa sociale. Riqualificare, e possibilmente raddoppiare, nei prossimi dieci anni le risorse per la famiglia nella spesa sociale e puntare ad una più incisiva presenza del non profit.
Documenti correlati: Sul sito è inoltre possibile trovare i seguenti documenti:
- Legge Finanziaria 2003
- Legge 328/2000
- Piano nazionale degli interventi e dei servizi sociali (NAP) 2001-2003
- Costituzione italiana
- Carta europea dei diritti fondamentali
- Libro bianco sulla Gioventù della Commissione europea
- Libro verde della Commissione europea per la responsabilità sociale delle imprese
- Convenzione ONU sui diritti del fanciullo
- Convenzione ILO sul lavoro minorile (in inglese)
- 2003 Anno europeo delle persone con disabilità
- Convegno sulla responsabilità sociale delle imprese - Milano 2002
- Conferenza nazionale sul volontariato - Arezzo 2002
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