Le norme regionali regolano il rapporto tra attività agricole e ricettive
A cura della redazione
Con circolare n. 5486 del 16/07/2024 l’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) ha sottolineato l’importanza di considerare le norme regionali quando si valuta la classificazione delle imprese agrituristiche. L’obiettivo è garantire una valutazione corretta e completa, evitando così potenziali controversie legali.
Il Contesto
L’INL, in coordinamento con esperti legali e autorità pertinenti (tra cui l’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale - INPS e l’Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro - INAIL), ha emesso linee guida riguardanti la classificazione delle imprese agrituristiche. Queste linee guida mirano a chiarire i criteri per distinguere tra attività agricole e attività ricettive.
Il Ruolo della Legislazione Regionale
Sebbene la legislazione nazionale fornisca principi generali, le norme regionali svolgono un ruolo cruciale nel determinare la natura predominante di un’impresa agrituristica. Ecco i punti chiave da considerare:
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Autorizzazione e Criteri: Le leggi regionali governano il rilascio delle autorizzazioni per le attività agrituristiche. Stabiliscono anche criteri, limiti e obblighi amministrativi per l’esercizio delle attività agrituristiche. Questi criteri includono la valutazione del rapporto tra attività agrituristiche e attività agricole, sottolineando la necessità che le attività agricole rimangano prevalenti.
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Recenti Cambiamenti Legislativi: Il panorama legislativo è in evoluzione. La recente modifica alla Legge n. 96/2006 (convertita dalla Legge n. 106/2021) ha implicazioni significative. In particolare:
- I lavoratori impegnati in attività agricole (compresi i membri della famiglia e i dipendenti a tempo determinato o indeterminato) sono ora considerati lavoratori agricoli ai fini della valutazione del rapporto tra attività agricola e attività agrituristica.
- Il criterio del “tempo dedicato a ciascuna attività” è stato rimosso dal processo di valutazione. Invece, le autorità regionali hanno la discrezione di determinare la prevalenza delle attività agricole.
Implicazioni Pratiche
Gli ispettori dovrebbero tenere in considerazione sia le linee guida nazionali che le disposizioni regionali quando valutano le imprese agrituristiche. L’attenzione dovrebbe essere sulla conformità ai requisiti regionali e alle regole amministrative stabilite dalle autorità locali. Solo in caso di deviazione significativa dai requisiti normativi, gli ispettori dovrebbero cercare informazioni aggiuntive dagli uffici regionali per garantire una classificazione previdenziale accurata delle imprese coinvolte.
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