L’INPS, con il messaggio 6/12/2010 n.30766, ha specificato che fornirà le modalità attraverso le quali i lavoratori dipendenti impegnati in particolari lavori o attività potranno accedere al pensionamento anticipato con requisiti inferiori rispetto a quelli previsti per la generalità dei lavoratori.
La legge 183/2010 ha infatti delegato il Governo affinchè adotti un proprio provvedimento che dia attuazione alla disposizione normativa volta al riconoscimento del diritto di accedere alla pensione con 57 anni di età e 35 anni di contributi a chi ha svolto attività particolarmente pesanti.
A dire il vero la norma non è una novità nell’ordinamento italiano. Infatti già nel marzo del 2008 il Ministero del lavoro aveva iniziato ad elaborare il testo, ma la chiusura anticipata della legislatura e le critiche di Confindustria avevano comportato la sospensione dei lavori.
Adesso il collegato lavoro ritorna sulla delega prevista dalla legge 247/2007 aggiungendovi però una clausola di salvaguardia avente la finalità di non superare le risorse definite nell’ambito del Fondo per il finanziamento del protocollo sul welfare del 2007. Pertanto se vi sono scostamenti tra la spesa e la copertura finanziaria verrà definita una graduatoria in base alla data di maturazione dei requisiti e a quella della presentazione della domanda.
Tra i soggetti che potranno usufruire del pensionamento anticipato vi rientrano non solo gli addetti ai lavori previsti dal DM 19/05/199, ma anche coloro che hanno svolto lavoro notturno, gli addetti alle linee in catena e i conducenti di veicoli pesanti adibiti a servizi pubblici di trasporto di persone.