L'INAIL, con la nota 02/10/2009 n.4353, ha fornito le linee guida da seguire per l'attuazione dell'accordo siglato con la SUVA al fine di individuare i lavoratori che in passato hanno svolto in Svizzera attività in aziende nelle quali veniva lavorato e utilizzato l'amianto e che, nel frattempo rientrati in Italia, possono o hanno sviluppato una malattia dovuta a tale sostanza nociva.
Detto accordo prevede che l'INAIL invii alla SUVA apposite schede di segnalazione compilate dai medici di famiglia relative ai suddetti lavoratori per poterli sottoporre a controlli di prevenzione per un eventuale riconoscimento della malattia professionale e relativo indennizzo.
In particolare le linee guida prevedono i seguenti passaggi:
- Il medico di famiglia, una volta individuati tra i propri iscritti i lavoratori interessati, invierà la scheda di segnalazione, relativa ad ognuno di essi, alla Sede INAIL territorialmente competente. Ogni scheda dovrà essere debitamente compilata in tutti i suoi campi, con particolare riferimento alla firma leggibile del lavoratore segnalato.
- La Sede verifica che il lavoratore segnalato non abbia già presentato denuncia di malattia professionale dovuta ad amianto. In caso positivo, la circostanza dovrà essere comunicata all'Ufficio Rapporti Assicurativi Extranazionali.
- Effettuate le verifiche di cui sopra, la Sede provvederà a registrare la scheda ed inviarla in originale e a mezzo posta all'Ufficio Rapporti Assicurativi Extranazionali che provvederà, a sua volta, ad inoltrarla alla SUVA.
- La SUVA, per ogni scheda di segnalazione ricevuta, comunicherà la decisione in merito alla corresponsione o meno dell'importo di cui al punto 8 della Convenzione direttamente al medico di famiglia, e per conoscenza sia alla Sede territorialmente competente che all'Ufficio Rapporti Assicurativi Extranazionali.
- La SUVA bimestralmente effettuerà un bonifico bancario in favore dell'INAIL e l'Ufficio Rapporti Assicurativi Extranazionali, entro 60 giorni dall'accredito, provvederà ad effettuare il pagamento spettante ai medici.