Integrato il metodo INAIL per la valutazione del rischio stress lavoro-correlato
A cura della redazione

L’INAIL ha aggiornato la metodologia per la valutazione dello stress lavoro-correlato, integrando le linee guida del 2017 con strumenti utili per analizzare il rischio legato al lavoro da remoto e all’impatto sul benessere dei lavoratori delle innovative tecnologie.
Di cosa tratta
Per rimanere al passo con l’evoluzione dell’organizzazione del lavoro l’INAIL ha recentemente inserito nel manuale guida per la valutazione dello stress lavoro-correlato degli strumenti utili per valutare gli effetti dell’innovazione tecnologica sul benessere dei lavoratori e identificare eventuali aree di miglioramento.
Un approccio lavorativo che incentiva il lavoro a distanza e l’utilizzo di nuovi strumenti digitali (sia hardware che software) potrebbero, infatti, comportare dei rischi psicosociali derivanti dalle difficoltà nell’utilizzo dei moderni sistemi e nella perdita della routine del lavoro in ufficio, a cui soprattutto i lavoratori più tradizionalisti sono legati.
Tali strumenti integrativi sono stati testati su campione di circa 19 mila lavoratori del settore terziario, congiuntamente agli strumenti standard.
Cosa prevede la normativa
Il D. Lgs. 81/2008, all’art. 28, obbliga il datore di lavoro a prendere in considerazione nella valutazione dei rischi tutti quelli potenzialmente presenti, tra cui anche lo stress legato al lavoro, e di aggiornare il documento in caso di modifiche organizzative impattanti sulla salute e sicurezza dei lavoratori.
Per le organizzazioni che hanno introdotto il lavoro agile e implementato nuove tecnologie potrebbe essere opportuno, dunque, valutare i nuovi rischi che tali innovazioni si portano dietro.
La metodologia INAIL, la più diffusa nel nostro Paese, permette di effettuare una valutazione del rischio accurata prendendo in considerazione l’impatto che l’evoluzione della tecnologia comporterà sulla salute dei lavoratori.
Indicazioni operative
Per adempiere all’obbligo di aggiornamento della valutazione in caso di significativi mutamenti organizzativi, le organizzazioni che hanno introdotto nuove tecnologie e il lavoro a distanza dovranno adoperarsi, se non l’hanno già fatto, ad individuare e mitigare i rischi per la salute mentale ed il benessere dei lavoratori legati all’evoluzione del lavoro.
Con la pubblicazione delle nuove linee guida l’INAIL non va a modificare né a sostituire il modello del 2017, ma semplicemente ad integrarlo.
I nuovi strumenti inseriti all’interno della metodologia presentano un sistema di calcolo indipendente, che non influisce sul punteggio complessivo della valutazione standard, e sono:
- nuovi indicatori indipendenti, specifici per valutare gli effetti del lavoro da remoto e dell’innovazione tecnologica in fase preliminare;
- introduzione di nuovi item nel questionario strumento indicatore per la valutazione approfondita;
- sviluppo di schede di supporto sia per condurre i focus group ed approfondire i risultati della valutazione sia per supportare il gruppo di gestione nell’individuazione di misure correttive e/o di miglioramento.
Le organizzazioni interessate potranno, quindi, sfruttare questa metodologia come un'opportunità per affrontare i cambiamenti organizzativi con strumenti aggiornati, senza stravolgere l’impianto valutativo già in uso.
Per maggiori approfondimenti si allega sotto il documento originale.
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