Il Consiglio dei Ministri ha emanato il decreto legge che disciplina la sanatoria a favore dei lavoratori extracomunitari che prestano irregolarmente in Italia lavoro subordinato dal 10 giugno 2002 . In attesa della circolare ministeriale esplicativa, tra le principali novità si segnalano le seguenti: - I soggetti interessati sono coloro che nell'esercizio di un'attività di impresa sia in forma individuale che societaria hanno occupato irregolarmente almeno tre mesi prima della data di entrata in vigore della legge 189/2002 lavoratori subordinati alle proprie dipendenze; - la presentazione della dichiarazione di legalizzazione ed il contestuale versamento del contributo forfetario di ?700 (a cui si aggiungono ?100 per le spese istruttorie) deve essere effettuato unicamente dal datore di lavoro o dal suo delegato. - Il contratto di soggiorno per lavoro subordinato può essere sottoscritto soltanto se a tempo indeterminato oppure a tempo determinato purché abbia una durata non inferiore ad un anno. - Il permesso di soggiorno per lavoro rilasciato in sede di convocazione davanti allo sportello polifunzionale ha una durata di un anno rinnovabile. - il datore di lavoro che presenta la dichiarazione di regolarizzazione non può essere punito per le violazioni delle norme sul soggiorno, il lavoro e quelle di carattere finanziario compiute prima dell'entrata in vigore del decreto legge. - la regolarizzazione non può essere effettuata oltre che per i soggetti che si trovano nelle condizioni previste dall'art. 33 della legge 189/2002, anche nei confronti degli immigrati nei confronti dei quali è stato emanato un provvedimento restrittivo della libertà personale, o nei confronti dei quali si sia concluso un procedimento penale con un provvedimento che ha dichiarato che il fatto non sussiste o non costituisce reato o che l'interessato non lo ha commesso, ovvero risultino destinatari di una misura di prevenzione o sicurezza. - Fino a che non si sia concluso l'iter per la regolarizzazione nei confronti del lavoratore non può essere adottato un provvedimento di allentamento dall'Italia. - Il rilascio del permesso di soggiorno comporta la contestuale revoca degli eventuali provvedimenti di espulsione già adottati nei confronti dello straniero che ha stipulato il contratto di soggiorno. - Le impronte digitali verranno rilevate agli immigrati che stipulano il contatto di soggiorno per lavoro subordinato (o latro contratto di lavoro) entro un anno dalla data di rilascio del permesso di soggiorno o in sede di rinnovo dello stesso. Sono esclusi coloro che richiedono un permesso di soggiorno non superiore a 3 mesi o per cure mediche. Anche i cittadini italiani sono sottoposti al rilievo delle impronte digitali all'atto della consegna della carta di soggiorno. - I datori di lavoro che hanno sostenuto spese per fornire l'alloggio al lavoratore possono a titolo di rivalsa trattenere mensilmente per la durata della prestazione dalla retribuzione del dipendete una somma massima pari ad 1/3 dell'importo complessivo mensile.