La legge 21/2025: un passo avanti per la sicurezza nei luoghi di lavoro nelle scuole.
A cura della redazione

Il 17 febbraio 2025 è stata promulgata la Legge 21/2025, che modifica l’articolo 3 della Legge 20 agosto 2019, n. 92, introducendo l'insegnamento della sicurezza nei luoghi di lavoro all’interno dell’educazione civica nelle scuole italiane. La riforma mira a sensibilizzare gli studenti sui rischi lavorativi, diffondere una cultura della prevenzione e fornire strumenti per riconoscere situazioni di pericolo, promuovendo la responsabilità individuale e collettiva.
Cosa tratta:
Il 17 febbraio 2025 è stata promulgata la Legge 21/2025, che modifica l’articolo 3 della Legge 20 agosto 2019, n. 92, introducendo specifici contenuti relativi alla sicurezza nei luoghi di lavoro all’interno dell’insegnamento dell’educazione civica nelle scuole. Questo provvedimento pone l’accento sulla prevenzione e la consapevolezza dei rischi sul lavoro fin dalla giovane età.
Obiettivi della Riforma
L’integrazione delle conoscenze di base sulla sicurezza nei luoghi di lavoro all’interno del curriculum scolastico ha lo scopo di:
- Sensibilizzare gli studenti sui principali rischi presenti negli ambienti di lavoro;
- Diffondere una cultura della sicurezza e della prevenzione sin dalla formazione scolastica;
- Fornire agli studenti strumenti essenziali per riconoscere situazioni di pericolo e adottare comportamenti adeguati;
- Promuovere la responsabilità individuale e collettiva in materia di salute e sicurezza.
La legge prevede che all’interno delle ore dedicate all’educazione civica vengano trattati argomenti fondamentali come:
- Normativa di riferimento in materia di salute e sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008 e successive modifiche);
- Principi della prevenzione e della protezione nei luoghi di lavoro;
- Corretta gestione dei dispositivi di protezione individuale (DPI);
- Misure di primo soccorso e gestione delle emergenze;
- Diritti e doveri dei lavoratori e dei datori di lavoro.
Un investimento sul futuro
L’introduzione di queste tematiche nelle scuole comporterà una necessaria formazione specifica per gli insegnanti e un aggiornamento dei programmi didattici. Le istituzioni scolastiche potranno collaborare con esperti del settore, enti formatori e aziende per garantire una preparazione efficace e al passo con le esigenze del mondo del lavoro.
Dal punto di vista delle aziende, questa riforma contribuirà alla creazione di una nuova generazione di lavoratori più consapevoli e preparati, riducendo così il rischio di incidenti e migliorando gli standard di sicurezza nei diversi settori produttivi.
Formare giovani consapevoli significa investire sulla sicurezza di domani.
Secondo gli ultimi dati INAIL, infatti, gli infortuni sul lavoro tra i giovani lavoratori sono ancora troppo numerosi, soprattutto nei settori ad alto rischio. Insegnare la sicurezza fin dalle scuole può contribuire a diffondere una mentalità orientata alla prevenzione e al rispetto delle normative.
L’introduzione della sicurezza nei luoghi di lavoro come materia di insegnamento nell’ambito dell’educazione civica rappresenta un passo avanti fondamentale per costruire un futuro in cui la tutela dei lavoratori e la prevenzione degli infortuni siano valori condivisi e consolidati.
Riproduzione riservata ©