La CIG in deroga non spetta ai titolari di ditte individuali che risultano imbarcati
A cura della redazione
L’INPS, con il messaggio 22/11/2016 n. 4731, ha precisato che il trattamento di integrazione salariale in deroga per il settore pesca non spetta al titolare di ditta individuale imbarcato poiché, essendo inquadrato come autonomo alla stregua degli artigiani e commercianti, non ha diritto a percepire la prestazione in quanto finalizzata solo ai lavoratori dipendenti.
L’istituto previdenziale, dopo i messaggi 357/2016 e 3361/2016 ritorna sulla liquidazione della CIG in deroga per il settore pesca, per le istanze riferite ai periodi di competenza 2015, dopo aver precisato che il trattamento salariale non è riconosciuto agli armatori e ai proprietari armatori imbarcati sulle navi dai medesimi gestite, in quanto non è configurabile, nei loro confronti, un rapporto di lavoro subordinato.
Dopo un confronto con il Ministero del lavoro è emersa la criticità relativa all’erogabilità delle prestazioni nei confronti della figura del socio proprietario dell’imbarcazione che riveste, contemporaneamente, la posizione di dipendente imbarcato sulla stessa.
Secondo il Ministero del lavoro la CIG in deroga deve essere riconosciuta se il socio proprietario dell’imbarcazione ha anche un rapporto di lavoro subordinato con la società. Se l’INPS vuole disconoscere tale rapporto ha l’onere di provare la mancanza della subordinazione.
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