La Buona Scuola avvicina lo studente al mondo del lavoro
A cura della redazione

Il Governo Renzi, ha pubblicato sul sito internet http://passodopopasso.italia.it/ il provvedimento La Buona Scuola che definisce le linee guida che intende seguire per riformare il sistema scolastico.
Poiché quest’ultimo è strettamente legato al mondo del lavoro, il Governo intende adottare una serie di misure volte ad agevolare l’occupazione dei giovani studenti.
In particolare il provvedimento prevede di:
- introdurre l’obbligo dell’Alternanza Scuola-Lavoro (ASL) negli ultimi tre anni degli Istituti Tecnici ed estenderlo di un anno nei Professionali, prevedendo che il monte ore dei percorsi sia di almeno 200 ore l’anno. Alle ore di alternanza partecipano anche i docenti (compreso ovviamente il nuovo organico funzionale), che dovranno essere formati come tutor dei ragazzi in azienda, e che insieme all’azienda costruiscono il progetto formativo dei ragazzi.
- Introdurre l’impresa didattica: Gli istituti di istruzione superiore, e di istruzione e formazione professionale possono commercializzare beni o servizi prodotti o svolgere attività di “impresa Formativa Strumentale”, utilizzando i ricavi per investimenti sull’attività didattica. A tale scopo, è necessario incoraggiare l’uso della doppia contabilità, al momento diffusa soprattutto negli gli istituti agrari, a tutti i tipi di scuole e generalizzare la possibilità di produzione in conto terzi. Questo è particolarmente rilevante se consideriamo che sempre più scuole avranno l’opportunità di sviluppare prototipi, ad esempio attraverso la stampa 3D.
- Definire i principi per disseminare (specialmente al Centro-Sud) esperienze di inserimento degli studenti in contesti imprenditoriali legati all’artigianato, al fine di coinvolgere più attivamente anche imprese di minori dimensioni o tramandare i “mestieri d’arte” (c.d. Bottega scuola)
- Diffondere attraverso protocolli ad hoc il programma sperimentale di apprendistato negli ultimi due anni della scuola superiore, lanciato nel 2014 in attuazione dell’articolo 8bis del d.l. 104/2013 (c.d. Apprendistato sperimentale).
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