Conoscere con esattezza il fenomeno alcool è da sempre uno dei dogmi della sicurezza. Ogni anno ISTISAN pubblica un report molto dettagliato inerente l’epidemiologia e il monitoraggio alcol-correlato a livello statale ma anche regionale.Ogni anno il consumo di alcol causa 3 milioni di morti ed è causa di disabilità e cattive condizioni di salute per milioni di persone in tutto il mondo. Il consumo dannoso di alcol è responsabile del 5,1% del carico globale di malattie e l’alcol è il principale fattore di rischio di mortalità prematura e disabilità nelle persone di età compresa tra 15 e 49 anni: rappresenta il 10% di tutti i decessi in questa fascia d’età.


Cosa tratta:


L'alcol, una sostanza tossica e psicoattiva che causa dipendenza, è collegato a oltre 200 malattie e condizioni, tra cui sette tipi di cancro. La Regione Europea dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO-Europa) ha la più alta percentuale di consumatori di alcol nel mondo, con un decesso su dieci dovuto al consumo di alcol.  L'Unione Europea (UE), che rappresenta circa metà della popolazione della WHO-Europa, è l'area con il più alto consumo di alcol al mondo. Nella WHO-Europa, l'alcol è responsabile di un decesso su quattro tra le persone di età compresa tra 19 e 24 anni.  Le popolazioni a basso reddito subiscono danni sproporzionati dal consumo di alcol, rispetto ad altri gruppi sociali. Ridurre il consumo di alcol avvantaggia le popolazioni a basso reddito e riduce le disuguaglianze sanitarie. Nove dei dieci paesi che bevono di più al mondo si trovano nella WHO-Europa, e otto sono nell'UE. L'alcol contribuisce in modo significativo alla mortalità per tutte le cause. La stragrande maggioranza (78,5%) dei decessi attribuibili all'alcol nella regione è dovuta a malattie croniche non trasmissibili, di cui l'alcol è uno dei principali fattori di rischio modificabili.La WHO ha rilevato che l'interferenza dell'industria negli ultimi anni ha ostacolato, compromesso e ritardato il raggiungimento di 13 dei 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (SDG). Il Consiglio Economico e Sociale (ECOSOC) delle Nazioni Unite ha indicato le tre strategie più efficaci per ridurre il consumo di alcol e i suoi danni: riduzione dell'accessibilità economica (in particolare aumentando le tasse sull'alcol), riduzione della disponibilità e limitazione o divieto della pubblicità.L'incremento del consumo medio pro capite e l'aumento contestuale di tutti gli indicatori di consumo a rischio in Italia non lasciano prevedere un progresso verso il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile.
L'approccio di sistema più attento e attivo è sollecitato per l'Italia al fine di rifinire e ridefinire per il prossimo futuro gli obiettivi di salute dei piani di prevenzione (nazionale e regionali). Salvare vite umane, migliorare la salute e il benessere delle generazioni presenti e future e garantire che l'onere umano, sociale e finanziario delle malattie croniche non trasmissibili non comprometta i guadagni di sviluppo degli anni passati è un percorso difficile, ma non impossibile.

Indice del documento allegato

PARTE 1

Attività di monitoraggio dell’ONA-ISS

Politiche sull’alcol in Europa

Consumi alcolici e modelli di consumo nelle Regioni

Mortalità per decessi totalmente alcol-attribuibili

Consumo di alcol per target di popolazione 

PARTE 2
Altre attività dell’ONA-ISS

Attività internazionali ed europee su prevenzione e politiche alcologiche

Implicazioni di salute pubblica per una road map di riduzione dell’impatto dell’alcol sulla salute in Italia Bibliografia