L’andamento di infortuni e malattie professionali nei settori di alloggio e ristorazione
A cura della redazione
L’andamento di infortuni e malattie professionali nei settori di alloggio e ristorazione
Con una recente pubblicazione, INAIL effettua una disamina dell’andamento degli infortuni e delle malattie professionali dell’ultimo quinquennio tra le “Attività dei servizi di alloggio e ristorazione”, settore particolarmente colpito dalla crisi economica a causa della pandemia prima e della guerra in Ucraina, con il relativo caro energia, ora.
Cosa tratta?
La pubblicazione mette in evidenza di come il settore “Attività dei servizi di alloggio e ristorazione” sia stato tra i più colpiti dalla crisi economica, con importanti flessioni a livello di numero di occupati e fatturato avvenute tra il 2019 e il 2021.
Nel secondo trimestre dell’anno in corso si è verificata un’inversione di rotta che ha visto aumentare nuovamente il fatturato, fino ai livelli pre-pandemici, in particolare negli alloggi rispetto alla ristorazione (quest’ultimo settore ha potuto far fronte alle chiusure e alle restrizioni attivando servizi di delivery) ma questa ripartenza positiva del settore potrebbe essere frenata dalla situazione legata alla guerra in Ucraina.
Per quanto riguarda gli infortuni, nel 2020, in seguito ai blocchi delle attività, al ricorso alla cassa integrazione e ai licenziamenti del personale, le denunce sono calate del 37% rispetto al 2019: è stata la riduzione in termini relativi più alta tra i settori dell’industria e dei servizi e, se si escludessero anche le denunce di infortunio da contagio, i casi risulterebbero più che dimezzati.
Nell’ultimo quinquennio, le denunce di infortunio sono passate da circa 30mila l’anno nel triennio 2017-2019 alle 19,5 mila nel 2020 per poi risalire lievemente a 21 mila nel 2021.
La ristorazione è più colpita rispetto agli alloggi e le modalità principali di accadimento riguardano in primis gli infortuni in itinere mentre, in occasione di lavoro
- Lesioni fisiche per movimenti, con o senza sforzo fisico, inopportuni, intempestivi o scoordinati col coinvolgimento o meno di oggetti (40%);
- Perdita di controllo di un mezzo, attrezzature, utensile, ecc. (25%);
- Cadute e scivolamenti (20%).
Gli infortuni coinvolgono leggermente di più gli uomini (52%) rispetto alle donne e la fascia di età più colpita è quella dei giovani fino a 34 anni (46%): tale tendenza può essere motivata dalla preponderanza di lavoratori di questa fascia d’età all’interno del settore.
Le professionalità più coinvolte sono cuochi e camerieri, seguiti da personale addetto ai servizi di pulizia. L’alta quota dei lavoratori stranieri impiegati nel settore si riflette sulla loro incidenza tra gli infortunati pari al 23%.
Gli infortuni mortali, che hanno registrato un lieve calo nel 2021, riguardano in particolare incidenti stradali avvenuti sia in itinere che durante la guida di mezzi aziendali.
Anche le denunce di malattia professionale nel settore “Attività dei servizi di alloggio e ristorazione” hanno registrato un calo nel 2020, sia per una riduzione dell’esposizione al rischio di contrarre nuove malattie professionali a causa della sospensione temporanea o la chiusura nel corso dell’anno di molte attività economiche, sia semplicemente per la difficoltà di accedere ai presidi sanitari/amministrativi con l’effetto di disincentivare o di rimandare la presentazione della denuncia.
Nel 2021 si è verificato un lieve aumento dei casi, sempre inferiore ai numeri pre-pandemia, colpendo sempre in maniera maggior le attività di ristorazione.
Le patologie, di tutti i lavoratori del settore, riguardano in particolare il sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (sindrome della cuffia dei rotatori, lesioni della spalla, ecpicondiliti mediali, disturbi dei dischi intervertebrali ed ernie, artopatie) e quelle del sistema nervoso (principalmente sindrome del tunnel carpale).
A differenza degli infortuni, le malattie professionali in questo settore colpiscono maggiormente le donne e la classe di età con più denunce è quella dei 55-59enni.
Quando entra in vigore
Il documento informativo INAIL rappresenta uno strumento utile per valutare quali siano le principali cause di infortunio e malattia professionale e quali siano i soggetti maggiormente colpiti all’interno del settore specifico della ristorazione e degli alloggi. Alla luce di questo, le misure di prevenzione e protezione che possono essere implementate da ciascun Datore di Lavoro che opera nel settore possono essere mirate in particolare a ridurre questi rischi.
Indicazioni operative
Il Datore di lavoro, secondo quanto previsto dall’art. 28 del D. Lgs. 81/08, deve effettuare una valutazione dei rischi che tenga conto anche dei rischi connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro.
Il settore oggetto del presente articolo, in cui si trovano ad operare sia uomini che donne, molti stranieri e in cui i contratti di lavoro sono spesso stagionali o limitati a brevi periodi di tempo, necessita di uno specifico approccio. I dati statistici aiutano il Datore di Lavoro ad attenzionare specifici fattori di rischio e categorie di lavoratori e quindi dovrà adottare adeguare misure di prevenzione e protezione mirate a:
- Rendere accessibili e comprensibili, in particolare ai lavoratori che non conoscono bene la lingua, tutte informazioni e le regole da rispettare in materia di salute e sicurezza sul lavoro;
- Ove possibile, incentivare l’utilizzo di mezzi di trasporto pubblici per il tragitto casa – lavoro;
- Garantire un’adeguata formazione e informazione sui rischi individuati, in particolare sulle regole di guida sicura, sull’utilizzo di utensili taglienti e sulla movimentazione manuale dei carichi;
- Consegnare idonei DPI ai lavoratori.
In allegato periodico statistico Dati INAIL sul turismo
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