Il Ministero del lavoro il 27 maggio 2015 ha incontrato le parti sociali al fine di discutere di altri 4 decreti attuativi della Legge delega 183/2014 meglio nota come Jobs Act (ammortizzatori sociali, politiche attive, ispezioni e semplificazioni) prima della loro presentazione nel prossimo Consiglio dei Ministri previsto per i primi di giugno.

Una delle maggiori novità riguarda gli ammortizzatori sociali. Infatti è previsto che il lavoratore possa fruire in costanza di rapporto di lavoro di 36 mesi di prestazioni a sostegno al reddito, tra cassa integrazione guadagni e contratto di solidarietà. Mentre per chi perde il lavoro, la durata della Naspi resterà pari a 24 mesi anche dopo il 2016, invece che scendere a 18 mesi di durata, come inizialmente previsto.

E’ stato confermato il principio del bonus malus in caso di fruizione della CIG. In sostanza maggiore sarà il ricorso dell’azienda agli ammortizzatori sociali maggiore sarà il versamento contributivo dovuto. É prevista un'addizionale che gradualmente può salire fino ad un massimo del 15%, in base all'utilizzo della cig (9% per i primi 12 mesi 12% fino a 24 mesi e 15% fino a 36 mesi). La durata della cassa integrazione ordinaria e straordinaria è fissata in 24 mesi, e sarà calcolata ricorrendo ad un quinquennio mobile. La cigo o la cigs possono essere prolungate fino a 36 mesi, se prima viene utilizzato il contratto di solidarietà per 24 mesi.

Non è più possibile il ricorso alla Cig in caso di cessazione definitiva delle attività o di ramo di essa.

Novità anche per le piccole imprese che finora erano escluse dagli ammortizzatori ordinari e potevano contare sulla cassa in deroga, finanziata dalla fiscalità generale. Dovranno contribuire aderendo ad un fondo bilaterale di solidarietà.