Jobs Act: la nuova organizzazione del Ministero del Lavoro
A cura della redazione
Sulla Gazzetta Ufficiale n. 103 del 5 maggio 2017, è stato pubblicato il DPR 15 marzo 2017, n. 57 recante il Regolamento di organizzazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Il Ministero, per l'espletamento dei compiti ad esso demandati, è articolato in: a) un Segretariato generale, che assicura il coordinamento e l’unità dell'azione amministrativa, provvede all'istruttoria per l'elaborazione degli indirizzi e dei programmi del Ministro, coordina gli uffici e le attività del Ministero; b) otto direzioni generali; c) un posto funzione dirigenziale di livello generale per i compiti di responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza. Tra le Direzioni Generali, si illustrano, di seguito, i principali funzioni e compiti facenti capo a quelle che sin occupano di lavoro e previdenza sociale. La Direzione generale dei rapporti di lavoro e delle relazioni industriali svolge le seguenti funzioni: a) Cura i profili applicativi e interpretativi degli istituti relativi al rapporto di lavoro; b) Cura l'applicazione e il monitoraggio sull’attuazione della legislazione attinente alla salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; c) Svolge attività di conciliazione e mediazione delle controversie collettive di lavoro nel settore privato, di rilievo pluriregionale o di livello territoriale di rilevante interesse sociale con particolare riferimento alle procedure di consultazione sindacale per mobilità, Cassa integrazione guadagni straordinaria e ammortizzatori in deroga in tutti i casi in cui sia necessario addivenire ad accordi in sede governativa; d) Svolge attività di indirizzo e coordinamento in materia di procedure conciliative nelle controversie individuali di lavoro; e) Tiene l'archivio degli accordi e dei contratti collettivi nazionali depositati ed effettua il monitoraggio della contrattazione collettiva di secondo livello, territoriale e aziendale; f) Gestisce la Commissione di certificazione dei contratti di lavoro e cura la tenuta dell'albo delle università abilitate alla certificazione; g) Presiede e gestisce la Commissione consultiva permanente per la salute e la sicurezza sul lavoro; h) Cura la gestione del diritto di interpello. La Direzione generale degli ammortizzatori sociali e della formazione svolge, tra le varie funzioni, le seguenti: a) Attività di coordinamento in materia di aiuti di Stato all'occupazione, nell'ambito delle politiche attive e di quelle volte all'occupabilità del capitale umano; b) Gestisce, per quanto di competenza, il Fondo sociale per occupazione e formazione e il Fondo per lo sviluppo; c) Cura la disciplina degli ammortizzatori sociali, dei trattamenti di integrazione salariale, della NASpI, dei trattamenti di disoccupazione e mobilità e dei relativi aspetti contributivi; d) Svolge il controllo sulle condizioni di accesso e mantenimento delle prestazioni di sostegno al reddito; e) Cura la disciplina, la verifica e il controllo dei fondi di solidarietà, nonché la disciplina degli interventi di agevolazione della uscita incentivata dal rapporto di lavoro; f) Cura l'analisi, la verifica e il controllo dei programmi di riorganizzazione aziendale; g) Cura la disciplina e la gestione dei contratti di solidarietà espansiva; h) Cura la disciplina e la gestione dei lavori socialmente utili; i) Autorizza l'attivazione dei fondi interprofessionali per la formazione continua e autorizza l’attivazione dei fondi bilaterali; j) Svolge l’attività di coordinamento in materia di aiuti di Stato alla formazione; k) Provvede al riconoscimento delle qualifiche professionali; l) Ripartisce i fondi destinati alle politiche di formazione; m) Attua le politiche in materia di istruzione e formazione professionale e della formazione tecnica superiore (IFTS-ITS); n) Definisce i livelli essenziali delle prestazioni in materia di riconoscimento e certificazione delle competenze e di alternanza scuola-lavoro. Da ultimo, le principali funzioni della Direzione generale per le politiche previdenziali e assicurative sono le seguenti: a) Vigilanza, indirizzo e coordinamento dell’attività degli enti pubblici previdenziali e assicurativi pubblici e privati; b) Inquadramento previdenziale, delle imprese con attività plurime, nei settori economici di riferimento in INPS; c) Coordinamento, analisi e verifica dell'applicazione della normativa previdenziale inerente l’assicurazione generale obbligatoria, le forme assicurative e le diverse gestioni pensionistiche costituite presso l'INPS; d) Vigilanza, indirizzo, verifica e coordinamento sull’attività degli enti privati di previdenza obbligatoria; e) Vigilanza sull’attuazione delle disposizioni in materia di assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, nonché di assicurazione contro gli infortuni domestici; f) Vigilanza sull’applicazione della normativa nazionale di sicurezza sociale per i lavoratori italiani all'estero e i lavoratori stranieri in Italia.
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