L’Agenzia delle entrate, con la risoluzione n. 17 del 25 marzo 2016, ha reso noto di aver istituito una causale per il versamento delle sanzioni amministrative per il mancato versamento delle ritenute previdenziali e assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei lavoratori dipendenti (art. 2, co. 1 bis, D.L. n. 463/1983).
Si tratta della causale “SAMM” denominata “Sanzioni amministrative - articolo 2, comma 1 bis, del decreto legge 12 settembre 1983, n. 463, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 novembre 1983, n. 638, e successive modificazioni ed integrazioni”.
In sede di compilazione del modello di pagamento F24, la suddetta causale è esposta nella sezione “INPS”, nel campo “causale contributo”, in corrispondenza, esclusivamente, della colonna “importi a debito versati”, indicando:
- nel campo “codice sede”, il codice della sede Inps presso la quale è aperta la posizione debitoria del contribuente;
- nel campo “matricola INPS/codice INPS/filiale azienda”, è indicato il codice fiscale del contribuente;
- nel campo “periodo di riferimento”, nella colonna “da mm/aaaa”, il mese e l’anno di riscossione del contributo come da diffida notificata al contribuente, nel formato MM/AAAA. La colonna “a mm/aaaa” non deve essere valorizzata.