La CNCE, con la delibera del 07/07/2010, ha deciso che a far data dal 1° ottobre p.v. verrà considerato elemento di irregolarità contrattuale e contributiva, il superamento da parte delle imprese, delle percentuali massime di utilizzo dei contratti part time previsti dalla contrattazione collettiva applicata.
La delibera fa seguito e da attuazione agli accordi sottoscritti da ANCE, Associazioni artigiane, Associazioni delle imprese cooperative, ANIEM - Confapi e da Feneal-UIL, Filca-CISL, Fillea-CGIL, ed il Consiglio di Amministrazione della CNCE. Ne consegue che le imprese interessate entro la predetta data dovranno regolarizzare le eventuali inosservanze ai limiti contrattuali trasformando i part time in eccesso in contratti a tempo pieno al fine di evitare di ricevere un DURC irregolare con le relative conseguenze.

In particolare l'irregolarità può influire: sulla partecipazione alle gare di appalto pubbliche; sull'esclusione dal singolo appalto o sulla revoca dell'appalto stesso; sull'inizio dei lavori nell'edilizia privata; sull'attestazione da parte delle SOA; sull'iscrizione nell'albo dei fornitori; sul pagamento degli stati di avanzamento lavoro; sul collaudo e il pagamento del saldo finale e sulla fruizione di benefici e sovvenzioni previsti dalla disciplina comunitaria, per la realizzazione di investimenti.