Il Ministero dell’interno ha reso noto che è stata firmata l’intesa tra Italia e Tunisia il 20 ottobre 2023 che ha previsto che annualmente, all'interno della quota riservata dalla vigente normativa (quindi il decreto flussi) sia ammesso l'ingresso in Italia di 4000 lavoratori della Tunisia, esclusivamente per lavoro subordinato non stagionale.

Lo stesso Ministero fa presente che il decreto flussi 2023 (DPCM 27 settembre 2023) ha previsto all'art. 6, comma 3, lettera b)  quote riservate per gli ingressi per lavoro subordinato non stagionale per i cittadini di Paesi con i quali entrino in vigore nel triennio (e quindi anche nel 2023) accordi di cooperazione in materia migratoria; pertanto, le relative istanze di nulla osta  per lavoro subordinato non stagionale per i lavoratori della Tunisia, nei settori previsti dall'art. 6, comma 1 e dall'art. 6, comma 4, lettera c) del DPCM, potranno beneficiare di una quota riservata di 4000 ingressi  e potranno essere presentate fino al 31 dicembre 2023.

Il Ministero dell’interno infine segnala che un’analoga previsione era anche contenuta nell’art. 3, comma 1, lettera a) del DPCM 29 dicembre 2022. 

Pertanto, fino al 31 dicembre 2023 è possibile presentare domanda di assunzione nei confronti di un lavoratore tunisino, anche a valere sulla quota ivi riservata e ancora disponibile di 4000 ingressi. Di conseguenza, sarà possibile scegliere di inoltrare la domanda per l’assunzione di un lavoratore tunisino anche selezionando il DPCM 29 dicembre 2022, limitatamente ai settori ivi previsti, (tra i quali non figura, ad esempio, il lavoro domestico).