Il Ministero del lavoro, con la nota prot. 2975 del 5/12/2005, ha risposto ad un interpello in materia di controlli a distanza e accordi contrattuali nel rispetto dell'art. 4 dello Stat. Lav. Più precisamente i quesiti contenuti nell'istanza sono due: 1 - viene chiesto se per poter installare apparecchiature di controllo a distanza in una banca sia necessario il consenso unanime di tutte le RSA oppure se sia sufficiente la dottoscrizione da parte della sola maggioranza o meglio che le RSA esprimono la maggioranza del personale. Sul punto il Ministero del lavoro richiama la dottrina e la giurisprudenza più recente condividendone l'orientamento secondo il quale è necessaria la sola maggioranza delle RSA, in virtù del fatto che la necessaria unanimità finirebbe per tradursi in un vero e proprio diritto di veto utilizzabile dalla RSA più esigua che potrebbe vanificare l'accordo raggiunto con altre componenti aziendali. 2 - viene chiesto se sia necessario coinvolgere le RSA e le DPL dove sono ubicate le singole unità produttive dell'istituto di credito oppure se sia sufficiente centralizzare la procedura. Il ministero precisa che è necessario convolgere le diverse RSA e DPL presenti nelel diverse unità produttive dove verrà attivato il controllo a distanza così come confermato dalla sentenza della Corte di Cassazione 16/09/1997 n.9211 che ha considerato comportamento antisindacale la procedura centralizzata.