L'INPS, con la circolare 2/2005, interviene per divulgare i nuovi importi delle pensioni rivalutati in base alla variazione ISTAT così come previsto dal DM 20/11/2004, che ha confermato nel 2,5% l'incremento per l'anno 2004 e ha previsto in via provvisoria per l'anno 2005 l'incremento nella misura dell'1,9%.
Ne consegue che la pensione sociale passa da euro 303,25 a 309,02 euro mensili, l'assegno sociale per l'anno 2005 è pari a 374,97 euro mensili e la pensione minima viene erogata mensilmente in 420,02 euro.
Invece per le pensioni superiori al minimo l'incremento è così determinato:
- per le pensioni fino a 1.236,54 euro l'aumento è dell'1,9% ossia pari al 100% della variazione ISTAT;
- da euro 1.236,54 a 2.060,90 euro è pari all'1,71% ossia il 90% della viarazione ISTAT;
- oltre 2.060,90 euro l'aumento è pari all'1,425% (il 75% della variazione ISTAT).
Inoltre il vecchio milione di lire (516,46) introdotto dalla Finanziaria 2002 dal 2005 sarà pari a euro 543,79.
Infine sulle c.d. pensioni d'oro ossia quelle il cui importo risulta superiore di bene 25 volte rispetto a quello stabilito per adeguare le pensioni al milioni di lire al mese verrà trattenuto un contributo di solidarietà sulla parte eccedente pari al 3%.
L'INPS fa anche il punto sulle novità introdotte dalla Finanziaria 2005 che coinvolgeranno il mondo previdenziale.
L'Istituto inoltre sottolinea che, per il momento, l'imposizione fiscale seguirà ancora il modello della vecchia tassazione, dato che l'INPS stesso non ha avuto la possibilità, dati i tempi stretti di approvazione della Finanziaria 2005, di adeguarsi a quanto previsto dalle novità del secondo modulo della riforma fiscale.
A tal proposito l'Istituto ha fatto sapere che, con molta probabilità, l'adeguamento al nuovo sistema di tassazione sarà operativo solo con il 1° marzo 2005.