INPS: compatibilità tra mobilità e pensione di vecchiaia
A cura della redazione

L'INPS con il messaggio n. 15953 ha fornito le istruzioni per interpretare al meglio la riforma del welfare circa la mobilità affermando che l'indennità di mobilità ordinaria spetta fino all'apertura della prima finestra utile per ottenere la pensione di vecchiaia.
Tale messaggio dell'Inps è stato emanato in seguito alle precisazioni fornite dal Ministero del Lavoro.
Il messaggio in commento riepiloga le regole che fino ad oggi hanno contraddistinto l'istituto della mobilità:
1. Con la legge 223/1991 veniva istituita la mobilità in tale legge veniva precisato che l'indennità di mobilità non spetta dopo il compimento dell'età pensionabile o se alla stessa data non è ancora stato maturato il diritto alla pensione. Tali regole continuano ad applicarsi fino al 31 Dicembre 2007.
2. Con la legge 136/1993 il Ministero ha voluto confermare il suo orientamento interpretativo ribadendo l'incompatibilità tra i trattamenti pensionistici diretti e l'indennità di mobilità.
3. Con l'introduzione della mobilità lunga i termini della durata della corresponsione dell'indennità possono essere derogati, ovvero è possibile effettuare un prolungamento del periodo di fruizione dell'indennità fino al raggiungimento dell'anzianità contributiva minima per il conseguimento della pensione di vecchiaia (prima finestra) se quest'ultima interviene entro la durata della presentazione di mobilità ordinaria. L'Inps precisa che il Ministero ha condiviso la posizione assunta dall'Istituto stesso in merito al fatto che tale situazione deve riferirsi anche alla decorrenza economica della prestazione pensionistica e non solo al raggiungimento dei requisiti di età richiesti.
Pertanto il Ministero ha concesso all'INPS la possibilità di corrispondere esclusivamente ai lavoratori in questione e fino al raggiungimento del requisito pensionistico nella gestione dei lavoratori dipendenti, un sussidio straordinario mensile pari all'indennità di mobilità e agli assegni al nucleo familiare, senza alcun onere aggiuntivo, per i mesi intercorrenti tra la scadenza del trattamento di mobilità ordinaria e l'apertura della prima finestra utile per l'accesso al trattamento pensionistico di vecchiaia.
Il messaggio prosegue sottolineando che tale intervento straordinario potrà essere effettuato nei confronti di quei lavoratori che compiono l'età richiesta per la vecchiaia nel corso dell'anno 2008, nel limite di spesa di 1 milione di euro a valere sullo stanziamento di cui all'art. 1, comma 410, della legge 23 dicembre 2005, n. 266.
L'Inps, con successivo messaggio, trasmetterà l'elenco dei lavoratori potenziali beneficiari, con le relative istruzioni per la liquidazione del sussidio e il monitoraggio della spesa.
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