INPS: le novità previdenziali 2025
A cura della redazione

Riepilogate dall’Inps le principali novità previdenziali contenute nell’ultima legge di bilancio di immediata applicazione.
La circolare del 5 marzo 2025 n. 53 fa il punto delle diverse novità di cui una buona parte riguardano semplici proroghe o conferma di quanto già disposto in precedenza.
Proroga di un anno per l’Ape sociale, Quota 103, Opzione donna.
Conferma dell’incremento del 2,2% della pensione integrata al minimo e incremento della maggiorazione sociale per le pensioni basse.
Vanno segnalate tre precisazioni importanti che fa la circolare 53/2025 in merito alle seguenti questioni affrontate dall’ultima legge di bilancio.
Lavoratrici contributive con figli – La legge ha disposto che in favore delle lavoratrici madri destinatarie del sistema contributivo è riconosciuto un anticipo di età rispetto al requisito di accesso alla pensione pari a quattro mesi per ogni figlio e pari a sedici mesi complessivi in caso di quattro o più figli. La circolare 53/2025 precisa però, contrariamente a quanto si riteneva in precedenza, che il beneficio in esame si applica:
- al requisito anagrafico richiesto per la pensione di vecchiaia nel sistema contributivo con i requisiti di cui all’articolo 24, commi 6 e 7, del decreto-legge n. 201 del 2011, (cioè, per il biennio 2025-2026, pari a 67 anni e 71 anni);
- nonché a quello previsto per la pensione anticipata di cui all’articolo 24, comma 11, del medesimo decreto-legge (per il biennio 2025-2026 pari a 64 anni).
Dipendenti pubblici ex Casse statali - La legge di bilancio ha elevato l’età massima ordinamentale per i pubblici dipendenti da 65 a 67 anni.
Perciò, in caso di risoluzione del rapporto di lavoro per dimissioni intervenute a partire dall’anno 2025 da parte dei dipendenti delle ex Casse statali (Enti locali, dipendenti sanitari, insegnanti ecc.), in presenza di un’età anagrafica pari o superiore a 65 anni ma inferiore a 67, le relative quote di pensione calcolate con il sistema retributivo vengono determinate con le nuove aliquote di rendimento di cui all’Allegato II della legge di Bilancio 2024, in vigore dal 1° gennaio 2024 e non con quelle pregresse.
Pensionati gestioni autonome – E’ stata abrogata la norma che consentiva ai pensionati delle gestioni artigiani, commercianti e agricoli di richiedere la pensione in essere secondo le norme dell'Assicurazione generale obbligatoria (AGO) del Fondo pensioni lavoratori dipendenti, con la decorrenza di legge, in presenza di tutti i requisiti che risultino perfezionati nell'Assicurazione stessa.
La circolare 53/2025 precisa che la disciplina abrogata rimane in vigore per le domande di pensione presentate dai pensionati e dai superstiti del pensionato entro il 31 dicembre 2024.
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