Infortuni mortali nelle lavorazioni agricole in presenza di trattori: un'analisi delle cause e delle possibili soluzioni
A cura della redazione
L'INAIL ha recentemente pubblicato un Factsheet che documenta le cause e le circostanze degli infortuni mortali che si sono verificati nel settore agricolo nel triennio 2017-2019, in cui è stato coinvolto un trattore. L'analisi fornisce dati cruciali sulla sicurezza nelle lavorazioni agricole e suggerisce interventi mirati per ridurre il rischio di incidenti mortali.
Di cosa si tratta:
Nel triennio 2017-2019, sono stati denunciati complessivamente 514 infortuni mortali nel settore agricolo, di cui 305 hanno avuto una valutazione positiva. Circa un terzo di questi incidenti ha visto il coinvolgimento di un trattore, con un totale di 108 casi. Le cause principali di tali infortuni sono diverse e variano a seconda della modalità di coinvolgimento del trattore:
- Ribaltamento del trattore si conferma la più comune, con 73 casi segnalati. Questo tipo di incidente, che rappresenta circa il 20% degli infortuni mortali totali, potrebbe essere significativamente ridotto con l'adozione obbligatoria di dispositivi di sicurezza come le cinture di sicurezza e le Roll-Over Protection Structures (ROPS), che proteggono il conducente in caso di ribaltamento;
- sbalzamento o caduta dal trattore, che ha causato 27 decessi;
- l'investimento da parte del trattore, che ha causato 14 vittime. Molti di questi incidenti si sono verificati quando il trattore era privo di conducente, un dato preoccupante che evidenzia come la mancanza di sistemi di sicurezza per evitare il movimento del trattore senza il conducente abbia un impatto significativo sulla sicurezza;
- incidenti su strada hanno causato 10 morti;
- malori a bordo del trattore hanno determinato 9 decessi;
- schiacciamenti da carichi a bordo del trattore, che hanno causato 5 vittime;
In particolare, i sistemi di protezione come le Falling Object Protective Structures (FOPS) potrebbero ridurre gli incidenti legati alla caduta di carichi pesanti sulla postazione di guida, evitando così schiacciamenti fatali.
Un dato allarmante riguarda gli investimenti da parte di trattori senza conducente, che hanno causato 14 morti. In molti di questi casi, il trattore era in movimento senza il conducente a bordo, probabilmente a causa di smottamenti del terreno o di malfunzionamenti. L'installazione di dispositivi in grado di fermare il trattore in caso di assenza del conducente potrebbe prevenire numerosi incidenti di questo tipo.
È importante precisare che gli investimenti sono stati conteggiati solo nei casi in cui le vittime si trovavano già a terra prima dell'incidente e non nei casi di persone sbalzate fuori dal trattore e successivamente investite.
La distribuzione degli infortuni mortali in agricoltura segue una certa concentrazione geografica, in relazione all'intensivo impiego del trattore nelle diverse regioni italiane. Le aree con il più alto numero di incidenti si trovano in Veneto, Toscana ed Emilia-Romagna, dove le lavorazioni agricole che richiedono l'uso del trattore sono particolarmente diffuse.
Conclusioni
Gli infortuni mortali legati all'uso dei trattori in agricoltura sono ancora troppo frequenti, ma molti di questi incidenti potrebbero essere evitati con l'adozione di misure di sicurezza più rigorose e l'uso di tecnologie preventive. L'introduzione obbligatoria di cinture di sicurezza e Roll-Over Protection Structures (ROPS) potrebbe ridurre significativamente i ribaltamenti, mentre l'installazione di Falling Object Protective Structures (FOPS) potrebbe proteggere i conducenti dai carichi pesanti che cadono sulla cabina. Inoltre, l'introduzione di dispositivi di sicurezza che impediscono il movimento del trattore in assenza del conducente rappresenta un passo fondamentale per prevenire incidenti mortali da investimento.
La formazione adeguata e l'informazione sulle pratiche sicure sono essenziali per ridurre il numero di incidenti e salvaguardare la vita degli agricoltori e degli operai del settore agricolo.
In allegato è presente il documento INAIL di riferimento
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