È stato pubblicato il Decreto del Ministero del Lavoro, emanato di concerto con il Ministero dell’Economia, del 28 novembre 2018 che individua, per l’anno 2019, i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna, ai fini dell’applicazione degli incentivi all’assunzione di cui all’art. 4, commi 8-11, della Legge 92/2012.

Si ricorda che l’art. 2 del Regolamento UE 651/2014, definendo le categorie dei lavoratori c.d. svantaggiati, vi include anche quelli occupati in professioni o settori caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo-donna in tutti i settori economici dello Stato membro interessato, se il lavoratore appartiene al genere sottorappresentato. La L. 92/2012 ha previsto il riconoscimento di incentivi a coloro che assumono donne di qualsiasi età, prive di impiego regolamento retribuito da almeno 6 mesi, residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’UE e nelle aree di cui all’art. 2, punto 18, lett. e), del Regolamento CE 800/2008 (ora sostituito dal Regolamento 651/2014), annualmente individuate con decreto interministeriale. Ne consegue che ai fini della concessione degli incentivi di cui all’art. 4, co. 11, della L. n. 92/2012, per il 2019, era necessaria l’adozione del citato decreto.

Il provvedimento ha individuato i seguenti settori in cui il tasso di disparità uomo-donna supera almeno del 25% la disparità media: agricoltura; industria (costruzioni; industria estrattiva; acqua e gestione rifiuti; industria energetica, industria manifatturiera); servizi (trasporto e magazzinaggio; informazione e comunicazione; servizi generali della PA).

Invece, in merito alle professioni, si segnalano le seguenti che presentano una percentuale di disparità elevata: gli ufficiali delle forze armate; i conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento; gli artigiani e gli operai specializzati dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici; gli imprenditori, amministratori e direttori di grandi aziende; gli agricoltori e gli operai specializzati dell’agricoltura, delle foreste, della zootecnia, della pesca e della caccia; ecc.