Inclusione e pari opportunità: le linee guida della Presidenza del Consiglio
A cura della redazione
Sono state pubblicate, sulla Gazzetta Ufficiale n. 173 del 26 luglio 2023, le “Linee guida volte a favorire le pari opportunità generazionali e di genere, nonché l'inclusione lavorativa delle persone con disabilità nei contratti riservati”, predisposte dal Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Le linee guida suddette muovono dalle novità introdotte dal D.Lgs. 36/2023 (codice dei contratti pubblici), il cui art. 61 contiene disposizioni volte a favorire le pari opportunità generazionali e di genere e per promuovere l'inclusione lavorativa delle persone con disabilità in relazione alle procedure afferenti ai contratti riservati. Ai sensi dell'art. 61, c. 1, in tali contratti «Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti possono riservare il diritto di partecipazione alle procedure di appalto e quelle di concessione o possono riservarne l'esecuzione a operatori economici e a cooperative sociali e loro consorzi il cui scopo principale sia l'integrazione sociale e professionale delle persone con disabilità o svantaggiate, o possono riservarne l'esecuzione nel contesto di programmi di lavoro protetti quando almeno il 30% dei lavoratori dei suddetti operatori economici sia composto da lavoratori con disabilità o da lavoratori svantaggiati».
Ai sensi del c. 2 del sopracitato art. 61, inoltre, «Le stazioni appaltanti e gli enti concedenti prevedono nei bandi di gara, negli avvisi e negli inviti, come requisiti necessari o come ulteriori requisiti premiali dell'offerta, meccanismi e strumenti idonei a realizzare le pari opportunità generazionali, di genere e di inclusione lavorativa per le persone con disabilità o svantaggiate».
Si considerano soggetti con disabilità quelli di cui all'art. 1 della L. 68/1999, le persone svantaggiate, quelle previste dall'art. 4 della L. 381/1991 (gli ex degenti di ospedali psichiatrici, anche giudiziari, i soggetti in trattamento psichiatrico, i tossicodipendenti, gli alcolisti, i minori in età lavorativa in situazioni di difficoltà familiare, le persone detenute o internate negli istituti penitenziari, i condannati e gli internati ammessi alle misure alternative alla detenzione e al lavoro all'esterno ai sensi dell'art. 21 della L. 354/1975).
In sede di prima applicazione del D.Lgs. 36/2023, gli strumenti e i meccanismi premiali sono definiti con le Linee guida adottate ai sensi dell'art. 1, c. 8, dell'allegato II.3, del medesimo decreto legislativo.
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