Assindatcolf, sul proprio sito internet, ha reso noto che è stata presentata in Parlamento una memora con la quale l’associazione intende chiedere una modifica all’art. 8 del Decreto sul reddito di cittadinanza (DL 4/2019), affinchè vengano incluse anche le famiglie (in quanto datori di lavoro domestico) tra i possibili destinatari degli incentivi riconosciuti a chi assume beneficiari della predetta misura.

Nel testo del provvedimento entrato in vigore il 29/01/2019, l’art. 8 fa riferimento unicamente alle imprese, mentre dovrebbero essere incluse anche le famiglie che assumono colf, badanti e baby sitter.

Secondo Assindatcolf se le famiglie datrici di lavoro domestico potessero usufruire degli incentivi previsti all’art.8 non solo otterrebbero un giusto sostegno da parte dello Stato ma sarebbero anche incentivate ad assumere.

Nuove assunzioni vere e, soprattutto, emersione di una quota rilevante del lavoro nero che penalizza il settore.

Incentivando l’assunzione si eviterebbe anche un cortocircuito molto probabile, ovvero che parte dei lavoratori attualmente irregolari diventino impropriamente assegnatari del reddito di cittadinanza.

Tra le altre criticità evidenziate alla Commissione, Assindatcolf sottolinea l’aver subordinato la fruizione degli incentivi al possesso del Durc, condizione questa ovviamente inapplicabile alle famiglie.