Dall’analisi dei dati sugli infortuni è emerso che le aree dedicate alle attività di magazzinaggio sono fra i luoghi di lavoro dove avvengono più incidenti mortali. Per questo motivo, l’ufficio Ctss (Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza) INAIL ha incluso gli eventi registrati in questi luoghi nel progetto “Infortuni mortali e strumenti di prevenzione”, per analizzare eventi ricorrenti e definirne possibili soluzioni prevenzionistiche.

I numeri nel lavoro di magazzinaggio

I magazzini e le aree di stoccaggio sono fra i luoghi dove avvengono più incidenti gravi e mortali: nel 2019, il 6,1% degli infortuni mortali, infatti, è avvenuto in spazi dediti al magazzinaggio, dopo i luoghi di lavoro in quota, i mezzi di trasporto, i luoghi di produzione industriale e i cantieri. Nello stesso anno, il 7,57% degli infortuni mortali è avvenuto durante attività che includevano movimentazione di carichi, con attrezzature o manualmente e dispositivi di stoccaggio vari.

Più recentemente, nel quinquennio 2018-2022 gli infortuni sul lavoro del comparto Trasporto e magazzinaggio sono aumentati del 35% e invariato è stato il numero dei casi mortali, rispetto al quinquennio precedente.

Appare perciò prioritario studiare le cause di questi incidenti, per poter identificare possibili misure di prevenzione.

Il factsheet INAIL

Nell’ambito del progetto “Infortuni mortali e strumenti di prevenzione”, INAIL ha pubblicato un factsheet relativo ad un particolare incidente mortale avvenuto in ambienti dediti al magazzinaggio, di cui sono stati registrati 3 casi analoghi solo nel 2019. Gli incidenti hanno coinvolto operatori che stavano utilizzando carrelli elevatori a forche (i muletti), ma a differenza di altri incidenti gravi in cui il muletto è soggetto principale, in questi casi analizzati interviene solo all’inizio.

Vediamo i passaggi che hanno portato all’infortunio mortale:

  1. l’operatore, nella movimentazione con il muletto, danneggia dei sacchi su un pallet contenenti materiale granuloso o polveroso, che con la rottura del sacco fuoriesce;
  2. lo spesso operatore scende e tenta di riparare il danno con del nastro adesivo;
  3. la fuoriuscita del materiale, fa si che i sacchi si vuotino, facendo perdere stabilità alla pila. I sacchi superiori cadono investendo l’operatore, che rimane schiacciato e in condizioni di possibile soffocamento.

Il factsheet prosegue analizzando le problematiche legate allo stoccaggio di materiale su pallet e in particolare quello che può necessitare accortezze per rimanere stabile e suggerisce una serie di misure preventive:

  • stabilire correttamente l’altezza massima di accatastamento;
  • predisporre precise regole (scritte) per lo stoccaggio ed il prelievo delle merci;
  • predisporre e dimensionare pavimentazione, vie di circolazione, accessi al deposito e relative se­gnalazioni;
  • programmare un’idonea manutenzione dei supporti e dei contenitori movimentati (pallet, telai per pallet, big bag, ecc.);
  • predisporre un piano di controllo del rispetto delle regole, dello stato della pavimentazione, dei bancali e dei mezzi/sistemi di stoccaggio;
  • fornire attrezzature idonee e idonei DPI;
  • provvedere a un adeguato addestramento e a un’efficace formazione e informazione sulla sicurez­za dei lavoratori, anche con riferimento al rispetto delle regole aziendali;
  • programmare un idoneo controllo operativo nonché un monitoraggio sul rispetto delle condizioni di sicurezza e delle regole aziendali da parte delle figure sovraordinate, a partire dalle figure dei preposti.

Conclusioni

Oltre a valutare se i rischi che hanno portato agli incidenti analizzati potrebbero ripetersi nelle nostre realtà, il documento INAIL ci spinge a riflettere su quelle dinamiche di incidente forse meno standard e perciò potenzialmente sottovalutate, su cui vale la pena fare comunque una valutazione e apportare misure di prevenzione e protezione, data la gravità delle conseguenze che possono comportare.