INAIL rende noti i numeri relativi alle denunce di infortunio mostrando il bilancio del fenomeno infortunistico nel comparto agricoltura

 

Cosa tratta?

Gli infortuni nel settore agricolo, in base alle statistiche Inail, sono purtroppo molto frequenti, essendo l’agricoltura un settore molto pericoloso.

Le principali cause di infortunio, anche mortali, sono legate a macchine agricole, a cadute dall’alto, età media elevata degli agricoltori e presenza di lavoratori “in nero” o del “caporalato” soprattutto in alcune regioni.

Spesso tali infortuni sono causati da una scarsa prevenzione dei rischi connessi a quest’attività lavorativa, sia per la mancata applicazione della normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e in materia di lavoro sommerso, nonché ad una non corretta manutenzione dei veicoli e dei macchinari impiegati nelle attività di raccolta e di trasporto. Ad essere spesso assente è anche una corretta informazione e istruzione da parte del datore di lavoro dei rischi connessi all’attività agricola.

Analizziamo adesso i dati presentati dall’INAIL, nel quinquennio 2017-2021 il bilancio del fenomeno infortunistico nella gestione assicurativa Agricoltura continua a essere condizionato dalla pandemia da Covid-19. Il 2021, infatti, sebbene con 27.221 denunce mostri un leggero aumento (+1,9%) rispetto alle 26.713 del 2020, registra un calo complessivo del 20,9% rispetto ai 34.422 casi rilevati nel 2017. Anche il trend dei casi mortali risente degli effetti dell’emergenza sanitaria, con una riduzione dell’11,7% rispetto a cinque anni prima, dai 163 decessi denunciati nel 2017 ai 144 del 2021. Le variazioni annuali, però, hanno avuto un andamento altalenante: se nel 2018 si è registrato un calo del 6,7% (152 casi), nel 2019 si è raggiunto il picco di periodo, con 171 decessi e un incremento del 12,5%. Nel 2020 la pandemia ha comportato una nuova significativa diminuzione del 21,1% (135 casi mortali), mentre il 2021 si è chiuso con un incremento pari al 6,7%.

Nel comparto operano 1,1 milioni di imprese in maggioranza (93,5%) sono ancora a gestione familiare o individuale, ma emerge anche la crescita della manodopera non familiare dei lavoratori stranieri, passati da uno su quattro nel 2010 a uno su tre nel 2020.

Diminuisce invece il numero delle donne occupate che erano quasi il 37% del totale nel 2010 e 10 anni dopo sono scese a circa il 30%.

Dal punto di vista territoriale, nel 2021 quasi un infortunio su tre (32,3%) è stato denunciato nel Nord-Est, che con 8.795 casi precede il Sud (5.831), il Centro (4.827), il Nord-Ovest (4.614) e le Isole (3.154). Le denunce di infortunio con esito mortale, però, sono concentrate soprattutto nel Sud (30,6%) e nel Nord-Ovest (22,9%), seguiti dal Nord-Est (20,8%), dal Centro (15,3%) e dalle Isole (10,4%). A infortunarsi di più lungo tutto l’arco del quinquennio preso in considerazione sono gli uomini.

Per quanto riguarda le malattie professionali, nel 2021 le denunce protocollate dall’Inail nella gestione Agricoltura sono state 9.158, quasi il 22% in più rispetto al 2020. Nel quinquennio 2017-2021 le malattie professionali sono state codificate come patologie a carico del sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo in ben il 77,5% dei casi. Di questi oltre la metà è rappresentato da disturbi dei tessuti molli e il 45% da dorsopatie , le altre malattie più presenti sono quelle a carico del sistema nervoso (17%) e le ipoacusie (quasi il 4%).

L’alta incidenza delle patologie dell’apparato muscoloscheletrico da sovraccarico biomeccanico, con effetti principalmente a carico della colonna vertebrale e degli arti superiori, deriva in larga parte da attività manuali caratterizzate da posture incongrue protratte per tempi significativi, da movimenti ripetuti spesso effettuati in modo continuativo per larga parte della giornata e dalla movimentazione di carichi.

 

Quando entra in vigore?

INAIL ha pubblicato i dati relativi al quinquennio 2017-2021, il giorno 04 aprile 2023.

 

Indicazioni operative

Intervenire per la riduzione del rischio da sovraccarico biomeccanico in agricoltura è piuttosto complesso, a causa dell’ampia tipologia di operazioni coinvolte, dell’eterogeneità dei metodi di lavoro, della variabilità delle lavorazioni in dipendenza delle colture, del tipo di territorio e della stagione. L’Inail supporta le aziende in questo ambito attraverso i bandi Isi, che prevedono un asse dedicato alle micro e piccole imprese agricole, con cui è anche possibile finanziare l’acquisto di macchine volte alla meccanizzazione delle operazioni in precedenza svolte manualmente. Dall’analisi delle domande presentate emerge un forte interesse per la meccanizzazione, in particolare da parte delle aziende che si dedicano alle colture orticole e a quelle legnose agrarie, per le quali la raccolta e molte altre operazioni sono ancora svolte manualmente.

Nel caso in cui si debba affrontare un infortunio, il lavoratore deve comunicare immediatamente l’incidente al datore di lavoro e recarsi presso il pronto soccorso più vicino, che deve rilasciare all’infortunato il primo certificato medico che deve essere trasmesso per via telematica all’INAIL dal medico certificatore o dalla struttura che per prima ha prestato soccorso all’infortunato.

Il dipendente che è rimasto vittima di un incidente sul lavoro deve poi inviare o consegnare al datore di lavoro il certificato medico di pronto soccorso.

Il datore di lavoro d’altro canto ha l’obbligo di denunciare telematicamente l’infortunio occorso ai propri operai agricoli, qualora comporti una prognosi superiore a 3 giorni, escluso il giorno di verificazione dell’evento.

Per gli infortuni con prognosi di almeno un giorno, escluso quello dell’evento, è necessario inoltrare la “Comunicazione di infortunio”. In questi casi la comunicazione è obbligatoria ai fini statistici ed informativi, così come prevede la normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro.

Nel caso in cui dall’infortunio sia derivata la morte del lavoratore o lo stesso si trovi in pericolo di vita per le lesioni riportate, le denuncia deve essere presentata nel termine perentorio di 24 ore.