Imposta sostitutiva sulla rivalutazione del TFR: come calcolare l’acconto e il saldo per il 2024
A cura della redazione
Il versamento dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Trattamento di Fine Rapporto (TFR) rappresenta un obbligo annuale per i datori di lavoro, con scadenza fissata al 16 dicembre 2024 per l’acconto e al 17 febbraio 2025 per il saldo. Ecco una guida pratica e dettagliata ai metodi di calcolo storico e previsionale.
Calcolo con metodo storico
Il metodo storico si basa sulle rivalutazioni maturate nell’anno precedente, inclusi i TFR erogati nel 2023, ma escludendo le cessazioni intervenute nell’anno, che verranno considerate solo in sede di saldo.
Formula per il versamento in acconto 2024
La formula per il calcolo dell’acconto 2024 è la seguente:
{[(Fondo TFR al 31/12/2023) x (indice ISTAT 2023: 1,944162%)] + [Rivalutazione TFR erogati nel 2023]} x 90% x 17% = Imposta sostitutiva in acconto 2024
Esempio pratico:
- Fondo TFR al 31 dicembre 2023: €200.000
- Rivalutazione ISTAT 2023: 1,944162%
- Rivalutazione TFR erogati nel 2023: €3.000
- Rivalutazione complessiva: (€200.000 × 1,944162%) + €3.000 = €6.888,32
- Acconto (90%): €6.888,32 × 90% = €6.199,49
- Imposta sostitutiva: €6.199,49 × 17% = €1.053,91
Il datore di lavoro dovrà versare €1.053,91 entro il 16 dicembre 2024.
Formula per il saldo 2024
Per il calcolo del saldo è necessario attendere l’indice ISTAT definitivo del 2024, disponibile a gennaio 2025. La formula per il saldo è:
{[(Fondo TFR al 31/12/2023) x (indice ISTAT 2024)] + [Rivalutazione TFR erogati nel 2024]} x 17% - Imposta sostitutiva versata in acconto = Imposta sostitutiva a saldo 2024
Esempio pratico:
- Fondo TFR: €200.000
- Rivalutazione ISTAT 2024 (ipotetico 2%): €200.000 × 2% = €4.000
- Rivalutazione TFR erogati nel 2024: €2.000
- Rivalutazione complessiva: €4.000 + €2.000 = €6.000
- Imposta sostitutiva: €6.000 × 17% = €1.020
- Saldo dovuto: €1.020 - €1.053,91 (acconto già versato) = -€33,91 (credito da recuperare).
Calcolo con metodo previsionale
Il metodo previsionale consente di calcolare l’acconto sulla base delle rivalutazioni stimate per l’anno in corso. Questo approccio è utile quando si prevede una riduzione significativa della forza lavoro tra gennaio e novembre 2024.
Formula per il versamento in acconto 2024
Il calcolo si basa su due componenti:
- Fondo TFR dei dipendenti in forza al 30 novembre 2024, rivalutato con l’indice ISTAT di dicembre 2023 (1,944162%).
- Rivalutazioni dei TFR dei dipendenti cessati tra gennaio e novembre 2024, applicando il 90%.
La formula è la seguente:
a) Fondo TFR al 31/12/2023 dei dipendenti in forza al 30/11/2024 × incremento ISTAT dicembre 2023 (1,944162%) × 90% × 17%;
b) Rivalutazioni dei TFR dei cessati (1/1/2024 – 30/11/2024) × 90%;
c) Totale da versare: a + b.
Esempio pratico:
- Fondo TFR per i dipendenti in forza al 30 novembre 2024: €180.000
- Rivalutazione ISTAT 2023: €180.000 × 1,944162% = €3.499,49
- Rivalutazione complessiva (90%): €3.499,49 × 90% = €3.149,54
- Imposta: €3.149,54 × 17% = €535,42
- Rivalutazioni dei TFR dei cessati: €2.000 × 90% = €1.800
- Totale da versare: €535,42 + €1.800 = €2.335,42
Formula per il saldo 2024
Anche per il metodo previsionale, il saldo deve essere calcolato sulla base dei valori effettivi dell’anno di riferimento, utilizzando questa formula:
{[(Fondo TFR al 31/12/2023) x (indice ISTAT 2024)] + [Rivalutazione TFR erogati nel 2024]} x 17% - Acconto versato = Imposta sostitutiva a saldo 2024
Esempio pratico:
- Fondo TFR: €180.000
- Rivalutazione ISTAT 2024 (ipotetico 2,2%): €180.000 × 2,2% = €3.960
- Rivalutazione TFR erogati nel 2024: €1.500
- Rivalutazione complessiva: €3.960 + €1.500 = €5.460
- Imposta sostitutiva: €5.460 × 17% = €928,20
- Saldo dovuto: €928,20 - €2.335,42 (acconto versato) = -€1.407,22 (credito).
Recupero di eventuali crediti
Se dal calcolo del saldo emerge un credito, l’azienda potrà recuperarlo utilizzando il modello F24, tramite compensazione con il codice tributo 1627 nel caso si vadano a compensare debiti relativi allo stesso anno di quello del credito. Oppure il codice tributo 6781 nel caso di compensazione di debiti relativi all'anno successivo rispetto a quello del credito.
Conclusioni
La scelta tra metodo storico e previsionale deve essere ponderata in base alla situazione aziendale. Il metodo storico garantisce maggiore precisione, ma il previsionale può risultare vantaggioso in caso di riduzione del personale durante l’anno. Una corretta pianificazione e l’utilizzo delle formule proposte permettono di rispettare le scadenze fiscali e gestire al meglio gli obblighi connessi alla rivalutazione del TFR.
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