Illegittimo il licenziamento se le motivazioni cambiano in corso di causa
A cura della redazione

La Corte di Cassazione, con la sentenza del 6 maggio 2011 n. 10015, ha deciso che anche se la condotta del lavoratore risulti censurabile e idonea a permettere al datore di lavoro di irrogare il licenziamento, se l’azienda modifica la contestazione dei fatti in corso di causa, il recesso datoriale è illegittimo.
Più precisamente i giudici di legittimità hanno sottolineato che poco importa ai fini della legittimità procedurale e del principio di immutabilità della contestazione, il comportamento concreto del dipendente. Infatti il licenziamento non sarà considerabile legittimo, con conseguente obbligo di reintegrazione, se l’azienda, al fine di sostenere la propria scelta, modifica in corso di giudizio le motivazioni sulla base delle quali ha scelto di procedere all’espulsione del dipendente.
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