Il progetto RAS, Ricercare e Applicare la Sicurezza, è il frutto di una Convenzione tra la Direzione regionale dell’Inail e l’area di ricerca LEAS del “LEAS Centro Interdipartimentale di Ricerca Laboratorio di Urbanistica e Pianificazione Territoriale “R. d’Ambrosio” (LUPT)”

Cosa tratta?

Il progetto RAS si pone l’obiettivo di rendere disponibili gratuitamente, alla comunità tecnica, una serie di manuali operativi sulle tematiche inerenti la sicurezza nei luoghi di lavoro per la divulgazione dei risultati di studi e ricerche scientifiche sul miglioramento delle condizioni di lavoro in diversi contesti produttivi.

In questa edizione viene analizzato il rischio architettonico negli ambienti di lavoro, esso riguarda la probabilità che gli elementi tecnici e ambientali dei sistemi edilizi e degli spazi esterni ad essi connessi, nei quali si svolgono le attività di lavoro, possano determinare condizioni di pericolo per la salute e la sicurezza degli operatori in ragione delle loro caratteristiche tecnico-costruttive e del loro stato di conservazione, manutenzione e utilizzo.

Le infrastrutture edilizie giocano un ruolo importante per la sicurezza e la salute dei lavoratori, poiché edifici e spazi di lavoro consentono e condizionano le attività e i comportamenti ad essi associati, al pari degli impianti e delle attrezzature rappresentando, nello stesso tempo, oltre al contesto fisico nel quale la produzione si realizza, anche veri e propri mezzi di supporto, necessari alla qualità e all’efficienza della produzione.

Lo studio del rischio in ambito architettonico è stato incentrato sulle esigenze di sicurezza degli utenti nella fruizione degli ambienti di lavoro, seguito dall’identificazione dei requisiti che edifici e singoli spazi devono soddisfare per assicurare adeguati livelli di protezione e comfort, il tutto finalizzato alla messa a punto di un protocollo di rilevamento contenente gli indicatori rischio. Lo studio delle esigenze ha posto in rilievo le aree di prestazione chiave (Key Performance Areas KPA), per ciascuna delle prestazioni chiave da assicurare sono stati identificati i requisiti connotanti e i relativi indicatori che consentono il controllo della sicurezza in ambito architettonico. Le aree di prestazione chiave identificate sono le seguenti:

  • sicurezza agli infortuni,
  • sicurezza al fuoco,
  • sicurezza statica,
  • comfort.

Per ciascuna KPA è stata individuata una serie di requisiti connotanti, posti alla base del processo di controllo delle condizioni di rischio. Il controllo si fonda sull’osservazione degli elementi tecnici e delle condizioni ambientali da cui possono derivare potenziali pericoli per l’utenza nell’interazione con l’ambiente di lavoro.

Il protocollo di valutazione messo a punto è organizzato in item attinenti a due scale di riferimento: l’edificio nel suo complesso, con le sue pertinenze esterne e la singola unità spaziale di cui esso è composto.

Sia alla scala dell’edificio nel suo complesso che alla scala dell’unità spaziale, l’identificazione dei fattori architettonici che possono rappresentare fonte di rischio è stata condotta analizzando da un lato gli elementi tecnici e, dall’altro, le caratteristiche ambientali e spaziali che lo connotano.

Il protocollo di rilevamento del rischio architettonico definito a scala dell’edificio è stato organizzato in modo da identificare, in rapporto alla valutazione di una serie di macrocaratteristiche, le condizioni di potenziale pericolo per gli utenti e le prestazioni di sicurezza a queste correlate.

Per quanto attiene alla scala dell’unità spaziale, il protocollo di rilevamento del rischio architettonico, è stato elaborato attraverso la messa a punto di due distinte schede, una per la lettura dell’incidenza sul rischio per la sicurezza sia degli elementi e dei sistemi tecnici che configurano l’ambiente di lavoro, l’altra per la lettura delle sue caratteristiche ambientali.

Quando entra in vigore?

Documento pubblicato sul sito INAIL il 19 gennaio 2023.

Indicazioni operative

Valutare il rischio architettonico degli ambienti di lavoro.

Utilizzare come strumento operativo il protocollo per la valutazione del rischio architettonico proposto da INAIL.