Il Milleproroghe 2015 è legge
A cura della redazione
Il Senato della Repubblica, in data 26 febbraio 2015, ha approvato la legge di conversione del DL 192/2014 (c.d. Milleproroghe).
Le principali novità che interessano il lavoro sono le seguenti:
- Per il 2015, è stata incrementata (10% della retribuzione persa a seguito della riduzione di orario) la misura del trattamento di integrazione salariale relativo ai contratti di solidarietà cosiddetti difensivi. L'aumento è concesso nel limite massimo di 50 milioni di euro, per il 2015, a valere sulle risorse del Fondo sociale per occupazione e formazione. Le risorse stanziate sono destinate in via prioritaria ai trattamenti dovuti, nell'anno 2015, in forza di contratti di solidarietà stipulati nell'anno 2014;
- È stata incrementata, da € 60 a 115 milioni, per il 2015, la misura del finanziamento per le proroghe - oltre il limite di durata di 12 mesi e fino ad un ulteriore periodo massimo di 12 mesi - dei trattamenti di CIGS per cessazione "dell'attività dell'intera azienda, di un settore di attività, di uno o più stabilimenti o parte di essi";
- È stata sospesa, fino al 31.12.2015, l’efficacia della norma (art. 1, c. 7, della legge di Stabilità 2015) che ha esteso alle imprese fino a 499 dipendenti la platea dei soggetti beneficiari degli interventi del Fondo di garanzia per le Piccole e medie imprese (Fondo di garanzia PMI);
- Con esclusivo riferimento ai contratti di appalto relativi a lavori affidati a seguito di gare bandite o di altra procedura di affidamento avviata successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione del Milleproroghe 2015 e fino al 31.12.2015, è stata elevata la misura dell’anticipazione dal 10% al 20% dell'importo contrattuale;
- Sono state posticipate di un anno le semplificazioni in materia di IVA previste dall’art. 1, c. 641, della L. 190/2014, e relative all’eliminazione dell’obbligo di presentazione della dichiarazione IVA unificata e della comunicazione dati IVA;
- Ai contribuenti decaduti dal beneficio della rateazione dei debiti tributari è consentito di poter beneficiare di un nuovo piano, fino ad un massimo di 72 rate mensili. La possibilità di accesso al piano è riconosciuta all'interessato su richiesta, da formalizzare entro il 31 luglio 2015, e per i casi in cui la decadenza sia intervenuta entro il 31 dicembre 2014.
Si prevede inoltre che, a seguito della presentazione della richiesta di rateazione, non possano essere avviate nuove azioni esecutive. Nei casi in cui il contribuente - creditore della PA o di società a prevalente partecipazione pubblica di somme di importo superiore a 10.000 euro - sia stato segnalato al competente agente della riscossione, avendo l'ente debitore riscontrato ai sensi di legge che il beneficiario del pagamento si è reso inadempiente all’obbligo di versamento derivante dalla notifica di una o più cartelle di pagamento per un ammontare complessivo pari almeno al predetto importo, la dilazione non può essere concessa per gli importi che ne costituiscono oggetto.
Il piano di rateazione non è prorogabile ed il debitore vi decade in caso di mancato pagamento di due rate anche non consecutive.
- Sono stati prorogati, al 31.12.2017, gli incentivi fiscali disciplinati dalla legge 3238/2010 e finalizzati al rientro dei lavoratori in Italia;
- Sono state prorogate, per tutto l’anno 2015, le disposizioni in materia di regime fiscale di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità nonché il regime dei minimi previgente all’entrata in vigore della legge 190/2014; quest’ultima legge ha, infatti, abrogato i citati regimi fiscali agevolati mediante l’articolo 1, comma 85, lettere b) e c).
- È stata ridotta, per il triennio 2015-2017, la misura dell'aliquota contributiva pensionistica per alcuni iscritti alla cosiddetta Gestione separata INPS e della corrispondente aliquota di computo del trattamento pensionistico.
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