INAIL pubblica una scheda informativa in cui analizza i settori industriali con presenza di NORM ed espone una metodologia generale per valutare l’impatto radiologico delle matrici Norm, alla luce della normativa vigente

 

Cosa tratta?

L’acronimo NORM (Naturally Occurring Radioactive Material) identifica quei materiali (intesi come materie prime, sottoprodotti e residui industriali) abitualmente non considerati radioattivi ma che possono contenere elevate concentrazioni di radionuclidi naturali per cui, in specifici contesti industriali, sono considerati di interesse dal punto di vista della radioprotezione dei lavoratori e degli individui della popolazione.

In Italia il riferimento legislativo per le radiazioni ionizzanti è il d.lgs. 101/2020, che nel Capo II del Titolo IV e nell’Allegato II detta le disposizioni relative alla protezione radiologica per le pratiche che comportano l’uso o lo stoccaggio di NORM e/o la produzione di residui o di effluenti che contengono NORM.

In questi anni è stato realizzato uno studio volto a raccogliere informazioni per verificare quali settori industriali con presenza di NORM fossero attivi in Italia, la loro numerosità e distribuzione sul territorio, insieme a dati inerenti le caratteristiche radiologiche delle materie prime, residui solidi ed effluenti. Questa ricognizione ha sancito gli impianti di gas, come l’industria con maggior presenza di NORM, a seguire, le lavorazioni di ceramiche, la produzione di energia geotermica, i cementifici, la produzione di refrattari, ecc..

Il progetto di ricerca BRIC del 2019 dal titolo “Elaborazione di strumenti tecnici e operativi per una efficace protezione dei lavoratori e della popolazione dall’esposizione alle radiazioni ionizzanti emesse dai radionuclidi naturali contenuti nei materiali utilizzati dalle industrie NORM” ha sviluppato una metodologia generale per valutare l’impatto radiologico delle matrici con NORM, alla luce del dettato di legge. Tale metodologia, adottando un approccio graduale (graded approach), fornisce indicazioni in relazione a:

  • come identificare la classe o tipo di pratica;
  • come individuare le matrici di interesse;
  • quali metodi di misura impiegare;
  • come valutare la dose per il lavoratore;
  • come valutare la dose per la popolazione.

Questa metodologia si articola in due fasi, ognuna delle quali comprende quattro step successivi:

  • Fase 1

o   Analisi del processo industriale - identificazione della pratica;

o   Identificazione delle matrici solide di interesse;

o   Caratterizzazione radiologica delle matrici di interesse;

o   Confronto dei risultati con i livelli di esenzione definiti in termini di concentrazione di attività generali e/o specifici;

  • Fase 2

o   Identificazione degli scenari espositivi per la stima della dose al lavoratore e alla popolazione;

o   Caratterizzazione radiologica di effluenti liquidi e/o gassosi e di altre matrici;

o   Stima della dose al lavoratore e alla popolazione;

o   Confronto dei risultati con i livelli di esenzione definiti in termini di dose efficace.

 

Quando entra in vigore?

Scheda informativa pubblicata il 29 novembre 2023.

 

Indicazioni operative

Questa metodologia supporta l’esercente nella valutazione del rischio radiologico in un ciclo industriale con NORM, tenuto conto delle specificità: la metodologia è la base quindi per elaborare protocolli operativi di settore. In realtà, per alcuni settori industriali con NORM che rientrano nel campo di applicazione della normativa di radioprotezione, il protocollo operativo di settore è stato elaborato.

I prodotti del progetto NORM ID30 (BRIC2019) (protocolli operativi per singoli settori NORM) sono disponibili sulla sezione dedicata del Portale agenti fisici - PAF: in questa sezione, oltre ai citati protocolli operativi, sono presenti un calcolatore per una stima cautelativa della dose al lavoratore e/o alla popolazione in relazione ad alcuni scenari espositivi ritenuti tra i principali, e una banca dati, contenente informazioni raccolte e selezionate dalla letteratura internazionale relativamente al contenuto radiologico delle principali matrici con NORM (materie prime, residui ed effluenti).