È online dal 26 settembre 2024 il rapporto ISPRA “Efficiency and decarbonization indicators in Italy and in the biggest European countries” Edizione 2024. Il documento riporta risultati incoraggianti sulla riduzione dell’impatto del paese in termini di emissioni di gas serra.

Cosa tratta

Il rapporto esamina gli andamenti di indicatori energetici ed economici in relazione alle emissioni di gas serra e al consumo energetico. È stato analizzato il ruolo dei fattori determinanti per le emissioni di gas serra, come la crescita economica, le energie fossili e rinnovabili, l'efficienza di trasformazione, le intensità di carbonio ed energetica.

I risultati

Lo studio ha rivelato che il fabbisogno di energia per unità di PIL nel paese si è ridotto dal 2005 del 23,4%; nello stesso periodo (2005-2022), le emissioni di gas serra per unità di PIL si sono ridotte del 32%. Allo stesso tempo, sono diminuite le emissioni di gas serra per unità di energia consumata in tutti i principali settori produttivi: -7,8% per l’agricoltura, -10,4% per l’industria e -22,6% per i servizi.

Il miglioramento dei parametri in Italia è dovuto in gran parte alla sostituzione di combustibili a più alto contenuto di carbonio e in parte all’incremento della quota di energia prodotta da fonti rinnovabili.

I risultati dell’Italia mostrano un livello di efficienza energetica superiore alla media europea: l’intensità energetica, espressa in termini di consumo interno lordo di energia per unità di PIL, è pari a 83,5 Tonnellate Equivalenti Petrolio (tep) contro 98,3 tep dei 27 Paesi dell’Unione Europea nel 2022.

Mentre sul fronte delle emissioni di CO₂, l’Italia presenta livelli più elevati rispetto alla media europea in termini di emissioni di gas serra per unità di consumo interno lordo di energia (2,79 tonnellate di CO2 equivalente per tep, contro 2,49 dei Paesi UE). Pesa certamente l’assenza di impianti nucleari, la cui energia, prodotta in altri paesi europei, rappresenta una quota non trascurabile sulla riduzione delle emissioni relative di gas serra.

Per quanto riguarda gli andamenti per settore, l’industria e l’agricoltura sono in cima alla classifica per livelli di efficienza energetica e decarbonizzazione, rispetto ai settori terziario, residenziale e dei trasporti che producono emissioni di gas serra per unità di PIL superiori alle rispettive medie europee.