L’amianto è stato utilizzato in Italia in innumerevoli manufatti fino al 1992 quando, dopo essere stato classificato come cancerogeno nel 1973, ne è stata vietata l’estrazione e la commercializzazione. I manufatti contenenti amianto (MCA) sono però ancora largamente presenti, tra questi vi sono anche le tubature sotterranee.

L’ultimo factsheet INAIL si sofferma sulle corrette modalità di intervento in caso di riparazione o sostituzione.

Cosa tratta
Il D.M. 06/09/1994 distingue i MCA in base alla loro matrice:

  • Friabile, ovvero tutti quei materiali che possono essere facilmente sgretolati o ridotti in polvere con la semplice pressione manuale;
  • Compatta, ovvero materiali duri che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l'uso di utensili meccanici.

Tra questi ultimi rientrano le tubature in cemento amianto, che hanno trovato il loro impiego nei seguenti settori:

  • Edifici pubblici e privati;
  • Agricoltura e zootecnica;
  • Cantieristica navale;
  • Produzione e distribuzione di combustibili fossili ed elettricità;
  • Prelievo e distribuzione di acqua per usi civili e industriali.

Tali tubazioni non costituiscono di per sé fonte primaria di pericolo per la salute pubblica se interrate, integre e ancora in opera; questo perché il principale rischio per la salute legato all'amianto è legato all'inalazione.

Le situazioni di rischio possono verificarsi in caso di interventi di rimozione o manutenzione che comportino la parziale o totale esposizione del prodotto all’aria con la dispersione di fibre, specie a seguito di errato taglio e/o manipolazione delle tubazioni e nel caso in cui la loro superficie esterna venga danneggiata.

Quando entra in vigore
La scheda è stata pubblicata ad Aprile 2023 e rappresenta uno strumento con indicazioni operative per tutti gli operatori che si occupano della manutenzione e della rimozione di tubature in cemento amianto.

Indicazioni operative
In questo nostro precedente articolo abbiamo già trattato di una pubblicazione INAIL in merito alle procedure di sicurezza in siti contaminati da amianto, con le specifiche indicazioni da seguire per assicurare la protezione dei lavoratori che vi operano e sull’utilizzo dei dispositivi di protezione.

In questa pubblicazione INAIL si sofferma

  • sulle procedure per la corretta rimozione in sicurezza delle tubature in cemento amianto e
  • sulla gestione dei relativi rifiuti.

Partendo dal primo punto la procedura prevede, in maniera semplificata, i seguenti passaggi:

  1. recintare l’area di cantiere e posizionare idonea segnaletica tale da impedire l’accesso agli estranei;
  2. Interrompere il flusso dell’acqua nelle tubazioni prima dell’inizio dei lavori;
  3. Ridurre al minimo le fasi e i tempi di rimozione;
  4. Scavare fino 15 cm di profondità al di sopra della superficie superiore del tubo. Durante questa fase è consigliabile bagnare l'area di scavo con pistole a spruzzo senza provocare ristagni o colature, al fine di limitare l'emissione di polvere;
  5. Garantire sicurezza statica delle pareti con strutture provvisorie;
  6. Scoprire completamente le parti interessate da distacco/rottura/taglio utilizzando solo attrezzi manuali (pale, vanghe, cazzuole, ecc.) avendo cura di non raschiare la superficie esterna degli ACP;
  7. Nel caso di condotte al di sotto della falda, adottare tecniche per operare in condizioni di asciutto;
  8. Non appena la tubazione è completamente scavata e parzialmente sospesa, si consiglia di interporre tra essa ed il terreno sottostante uno strato di polietilene ad alta densità;
  9. Durante le fasi operative effettuare una pulizia completa della superficie esterna della tubazione unitamente ad una nebulizzazione localizzata della/e zona/e di separazione/taglio, con acqua o con prodotto incapsulante biodegradabile;
  10. Le operazioni di taglio devono essere eseguite utilizzando strumenti idonei (mai attrezzi o attrezzature elettriche a media/alta velocità), tra cui: seghetto manuale per tubi di piccolo diametro, seghetti alternativi motorizzati (alimentati a benzina) per tubi con diametri e spessori compatibili con la lunghezza e caratteristiche della lama di taglio o tagliatubi manuale a catena.

I lavoratori esposti devono utilizzare adeguati DPI di Terza Categoria in tutte le fasi.

In caso di lavori di durata superiore a 5 giorni o rimozione di condotte di lunghezza superiore a 50 m, è obbligatorio l'utilizzo di una Decontaminazione Personale a quattro stadi.

I rifiuti derivanti da tali operazioni devono essere classificati in maniera distinta tra le tubature smaltite (CER 17.06.05*), il terreno che ricopre ed è a contatto con il MCA (CER 17.05.03*) e i DPI (CER 15.02.02*).

Si rimanda alla pubblicazione INAIL “THE REMEDIATION OF UNDERGROUND ASBESTOS CEMENT WATER PIPES” in allegato per ulteriori dettagli.